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sabato 14 giugno 2014

L'importanza della comunicazione nel gioco del calcio

Questo intervento non parlerà di esercizi, di 4-4-2 o di possessi palla. Oggi voglio affrontare un tema importante : la comunicazione nel mondo del calcio.

Ho partecipato lo scorso 7 giugno ad un incontro sull'importanza della comunicazione nel mondo dello sport, dal titolo "Le parole che non hai mai detto ai tuoi atleti", tenuto dal brillante mental coach Daniele Litterio.
L'esordio è stato di quelli col botto : "NON SI PUO' NON COMUNICARE" , dice il coach. Frase strana da dire, a tutti può venire in mente qualche allenatore che se ne sta tutta la partita seduto in panchina o in piedi con le braccia conserte. Invece, dopo aver snocciolato la questione, ci ha spiegato che i canali comunicativi non passano solo dalla parola, ma anche dai nostri gesti, dalle posture del nostro corpo e dalla convinzione che abbiamo noi nel trasmettere i nostri pensieri.

Durante questo splendido clinic sono stati anche svolti degli esercizi di public speaking (discorsi in pubblico), corretti grazie all'aiuto di un così abile comunicatore come Daniele. Immaginate di poter parlare e di cogliere subito tutta l'attenzione delle persone presenti in una sala (o in uno spogliatoio), il risultato sarebbe a dir poco strabiliante! Si potrebbero passare molto agilmente pensieri tattici e motivazionali, educativi ed efficaci a conseguire l'obiettivo che si è prefissati.
Tutto questo si può fare anche senza urlare. Il "perdere le staffe" è percepito in modo negativo dai propri interlocutori, porta ad un abbattimento della propria autostima. Questo non significa, al contrario, che bisogna fare interi discorsi con un tono di voce basso e piatto, la concentrazione e l'ascolto ne risentirebbero troppo. La comunicazione efficace (dal punto di vista del volume della voce) si arriva ad avere quando equilibriamo i momenti di voce a volume normale e quelli dove si alza la voce, per sottolineare un concetto o una parola che vogliamo rimanga impressa.

Tirando le somme è stata una giornata di crescita personale , che ha maturato in me un pensiero molto chiaro : si comunica sempre un qualcosa a chi ci sta di fronte. Partendo dal modo in cui siamo vestiti, dal modo in cui parliamo, dal tono della voce e dal movimento del nostro corpo. Siamo continuamente chiamati a gestire tutti questi canali comunicativi insieme, senza che nemmeno ce ne accorgiamo. Ma la crescita personale serve a questo, a migliorare il controllo dei nostri canali comunicativi.

Per chi fosse interessato ad approfondire questo fantastico discorso, da me molto riassunto, è invitato a seguire corsi di comunicazione PNL (Programmazione Neuro Linguistica), uno degli strumenti piu potenti che un allenatore di successo possiede.

domenica 22 gennaio 2012

Psicologia in partita

Oggi più che mai mi sono reso conto di quanto la psicologia possa influire in una partita di calcio. Perchè come mi ha insegnato il mio primissimo allenatore, prima di tutto le partite si vincono con la testa e poi con le gambe. Se si entra in campo non concentrati e pensando agli affari nostri la nostra prestazione sarà sicuramente deludente.
Se iniziamo a far concentrare i nostri bambini prima della partita e a farli stare seri e pensare agli avversari sicuramente i risultati saranno molto più soddisfacenti.
I bambini devono rimanere seri e in silenzio mentre l'istruttore spiega ruoli e compiti individuali cosicchè tutti sappiano cosa devono fare gli altri: questo punto è molto importante poichè in campo dovranno aiutarsi tra loro.
 La conversazione in campo deve essere favorita e incentivata, perchè devono abituarsi a prendere decisioni da soli.


Con questa concentrazione,con l'aiuto che si davano tra loro in campo e con mio (tanto) sangue marcio siamo riusciti a ottenere una fantastica vittoria per 4-0 su una squadra di bambini più grandi di noi. Grandi ragazzi, continuiamo cosi!!!!