giovedì 23 gennaio 2014

Small Sided Game per la verticalizzazione e la finalizzazione in situazione di parità numerica (F.C. Internazionale)

La proposta di oggi è un altro esercizio che ho visionato nel settore giovanile dell'Internazionale F.C. . E' un small sided game che allena la verticalizzazione e la situazione di gioco in parità numerica. 


Si dispone un campo come in figura: ai due estremi del rettangolo si posizionano 3 porticine per lato, al centro del rettangolo altre 3 porte fatte con i paletti.
Il campo è diviso in 2 zone, ognuna delle quali è suddivisa in altre 2 sotto-zone, una d'attacco e una di difesa. Nella sotto-zona di difesa ci sono 3 giocatori, in quella d'attacco solo 2. 

Lo scopo dei 3 giocatori in difesa è quello di trasmettere palla ai due giocatori d'attacco della propria squadra attraverso una delle 3 porte nel mezzo del campo ; il giocatore che trasmette palla con successo, raggiunge i suoi due compagni oltre la porta e partecipa alla situazione di 3 contro 3 che si è creata in una metà campo.

In fase di impostazione, i 3 difensori si trasmettono palla, cercando l'imbucata in una delle 3 porte al centro; in questa fase, i 2 attaccanti della squadra opposta non possono pressare all'interno della sotto-zona dei difensori, ma possono solamente chiudere le possibilità di passaggio. Se gli attaccanti recuperano palla devono cercare di fare gol in una delle 3 porticine.

mercoledì 22 gennaio 2014

Due esercizi sul quadrato per la trasmissione palla e il movimento nello spazio (F.C. Internazionale)

Le proposte di oggi sono due esercizi che ho visto eseguiti dagli esordienti 2001 dell'F.C. Internazionale durante la mia visita al Campo Sportivo Giacinto Facchetti. Le esercitazioni sono molto utili per l'allenamento della trasmissione palla e del movimento nello spazio senza la stessa.
L'attenzione dell'allenatore deve essere concentrata sulle posture di ricezione e trasmissione palla, nonchè sul corretto tempismo di movimento del giocatore senza palla

figura 1
In un quadrato di 7/10 metri per lato si dispongono un numero minimo di 5 giocatori, disposti come in figura.
Non serve che il quadrato sia eccessivamente ampio: in uno spazio di gioco piu piccolo si raggiunge un'intensità di gioco veramente alta.
I palloni sono posti dietro la fila piu numerosa; l'esercizio inizierà proprio dal primo di questa fila (figura 1).





figura 2

Il giocatore A passa la palla al giocatore B che si smarca al centro del quadrato; dopo una ricezione orientata, quest'ultimo trasmetterà palla nello spazio a C, il quale, dopo aver effettuato un'altra ricezione orientata, giocherà palla nello spazio per D. Il giro è concluso quando l'interlocutore D condurrà palla al punto di partenza.
I giocatori, una volta passata la palla, vanno ad occupare la posizione dell'interlocutore al quale hanno passato la palla.

Quando il giro è orario (come in figura 2) il piede più usato sarà chiaramente il sinistro, mentre per il giro antiorario il piede più sollecitato è il destro.

Per una maggiore intensità, il giocatore che inizia l'esercizio potrebbe compiere il passaggio iniziale quando l'interlocutore C del giro prima ha appena ricevuto palla. In questo caso è lampante che deve variare o il numero di giocatori o le dimensioni del quadrato.

lunedì 20 gennaio 2014

Esercizio di possesso e trasmissione palla : 6 contro 6 con porticine

Questo esercizio di trasmissione e possesso palla è molto utile per sviluppare nei nostri interlocutori la ricerca dello spazio e della giocata migliore, in relaione ai propri compagni e agli obiettivi prefissati.


In uno spazio 20 x 20 m si dispongono due squadre (nel nostro caso da 6 giocatori ciascuna) e un numero di porticine pari al numero di giocatori per squadra + 1 : questo assicura che ci sia sempre almeno una porticina libera. 

Lo scopo dell'esercizio è passare in conduzione palla attraverso le porticine disposte in ordine sparso. La squadra che conduce attraverso la porta guadagna un punto; la prima che raggiunge 5 punti vince.

Una volta che un giocatore compie un punto, non può più guadagnarne un altro, deve per forza passare la palla ad un suo compagno.

Personalmente,ho aggiunto la variante che il punto si può fare anche facendo 5 passaggi consecutivi ai membri della propria squadra, cosicchè aumenta anche l'intensità nel pressing sul portatore di palla.

martedì 14 gennaio 2014

Esercizio di trasmissione palla per allenare la chiamata "uomo"-"solo"

Perchè il "parlare" in campo è fondamentale? Può decidere una giocata, un passaggio, un tiro, una partita intera. La proposta di oggi è un semplicissimo esercizio per insegnare (o consolidare) quel "parlare" proficuo durante una partita.
 L'esercizio si sviluppa su un rettangolo di dimensioni variabili; le dimensioni da me proposte sono 20 metri il lato lungo e 10 quello corto.
Fin da subito si dovrebbero inserire due palloni, altrimenti il rischio è quello di avere troppa poca intensità!




Un gruppo di giocatori posti come in figura si trasmettono palla in senso antiorario, seguendo il proprio passaggio.

Ad ogni passaggio deve corrispondere una chiamata o "uomo" o "solo", che il nostro giocatore deve inventare:

  •  se la chiamata è "solo", il giocatore che riceve è libero di girarsi e trasmettere palla a quello successivo
  • se la chiamata è "uomo" il giocatore che riceve deve appoggiare di prima al compagno da cui l'ha ricevuta senza aver la possibilità di chiamare la giocata.
In figura, nell'esempio 1, viene spiegato l'esercizio nel caso di una chiamata "uomo" tra i primi due interlocutori : dopo aver ricevuto il passaggio di sponda, il primo deve giocare lungo, chiamando nuovamente la giocata del compagno (la seconda volta chiama "solo"; se chiamasse "uomo" il terzo giocatore deve appoggiarsi al secondo, non più al primo --> esempio 3).

Nel secondo esempio è raffigurato l'esercizio per una chiamata "solo" tra i primi due interlocutori, nel terzo la giocata da effettuare nel caso di chiamata "uomo" tra gli ultimi due della fila.

Ricordarsi che ad ogni passaggio segue uno spostamento.

L'allenatore può focalizzare l'esercitazione sul gioco di prima o sui controlli orientati.

mercoledì 8 gennaio 2014

Esercizio di possesso palla, allenamento transizioni e gestione della parità numerica

Il possesso palla è uno dei requisiti più importanti di una buona squadra di calcio; molte società professionistiche hanno persino messo questa abilità al centro della propria filosofia. Vediamo oggi un esercizio molto semplice che, con poche varianti, può essere riadattato a qualsiasi categoria.


Questo esercizio inizia come una semplice variante del "doganiere", con due giocatori nel mezzo che devono cercare di intercettare il passaggio dei quattro giocatori esterni.

Una volta recuperata la palla, però, i due giocatori nel mezzo compiono una transizione positiva: in situazione di 2 contro 2, devono cercare di portare la palla oltre il fondo del campo dal lato dove è stato sbagliato il passaggio.

L'attenzione va focalizzata sulla presa di posizione difensiva e sulle soluzioni possibili per gestire al meglio una transizione positiva in parità numerica.

Le varianti sono moltissime, alcune molto interessanti:
  1. Ad ogni passaggio dei quattro giocatori gialli segue un movimento senza palla --> chi ha passato la palla, segue quest'ultima dall'altra parte del campo; chi NON l'ha ricevuta cambia anch'esso lato di gioco
  2. Dopo l'intercettamento della palla, i due interlocutori al centro e i due che NON hanno sbagliato giocano un possesso palla in superiorità numerica contro i 2 che hanno sbagliato: devono riuscire a fare 5 passaggi senza che questi ultimi riescano a riconquistare la palla


Il consiglio è cambiare spesso i due interlocutori nel mezzo.

martedì 7 gennaio 2014

Partita a tema per le squadre particolarmente numerose

A chi non è mai capitato di allenare una squadra in "sovrannumero" ? Soprattutto le prime squadre dilettantistiche si trovano a inizio campionato o a gennaio con qualche elemento di troppo in rosa. Ovviando banali discorsi sulle politiche societarie, oggi propongo un small sided game (o partita a campo ridotto) in cui si riesce a far divertire i propri interlocutori focalizzando l'attenzione su alcune abilità specifiche.


Nell'immagine sopra, ho preso come esempio una squadra composta da 26 giocatori (di cui due portieri) che si allena in metà campo a 11.
Con i 24 giocatori si compongono 3 squadre di 8 giocatori ciascuna; due squadre iniziano a giocare in mezzo al campo, l'altra si dispone come in figura.

Le due squadre nel mezzo giocano una normale partita con una piccola variante: in qualsiasi momento, chi è in possesso palla, può "appoggiarsi" ad una delle sponde intorno al campo, che deve restituire palla a un componente della squadra che precedentemente era in possesso.
Gli interlocutori intorno al campo hanno assoluta libertà di movimento nella loro "zona di competenza".

Non esistono fuori; se la sponda non riesce a prendere la palla e quest'ultima finisce fuori, riprende il portiere della squadra che non era in possesso palla.

L'allenatore può richiedere diverse abilità:
  • la sponda deve restituire palla con un solo tocco
  • la sponda deve crossare in mezzo all'area
  • chi passa la palla alla sponda deve compiere una sovrapposizione in ampiezza (se la sponda è una degli esterni "alti") o un movimento lungo corto (se la sponda è un esterno "basso" o uno dei giocatori fuori dalla linea di fondo)
Facile intuire come questo esercizio sia molto intenso per chi è nel mezzo; è tuttavia anche utile per tenere concentrati anche gli interlocutori al di fuori del rettangolo di gioco.
Ogni volta che una squadra segna o dopo 5', cambia una delle squadre nel mezzo