sabato 27 dicembre 2014

Esercizio di mantenimento del possesso palla

Secondo contributo pdf in due giorni, un vero e proprio record !
Oggi presento un possesso palla direzionale e una variante cognitiva pensata da me ieri sera. Purtroppo non li ho ancora provati, quindi ogni feedback è gradito.



Per chi (come me) avesse problemi di visualizzazione del frame, il documento si può trovare qui (visualizzazione e scaricamento liberi) :PREMI QUI

venerdì 26 dicembre 2014

Possesso palla ad alta intensità 4 contro 2

Proposta per un possesso palla ad alta intensità, sul quale si può lavorare su un importante concetto : come posizionarsi per mantenere il possesso di palla?



Per chi non visualizzasse il frame, qui c'è il link per la visualizzazione e lo scaricamento (libero e gratuito) : PREMI QUI

giovedì 11 dicembre 2014

Allenamento della trasmissione palla in forma situazionale : i possessi palla


Oggi aggiungo un contributo pdf scritto da me per l'allenamento situazionale della trasmissione palla. Il file è liberamente scaricabile 



Per chi non riuscisse a vedere l'iframe per la visualizzazione online (mi sta dando qualche problema) può visualizzare il contenuto cliccando qui

venerdì 28 novembre 2014

Pensiero sul settore giovanile dilettantistico italiano

Oggi niente esercizi, niente trasmissione o conduzione palla . Solo un semplice pensiero che vorrei condividere con coloro che mi seguono. Vorrei che tutti gli addetti ai lavori che orbitano nel mondo del calcio giovanile pensino a ciò che sto scrivendo, magari maturando un loro pensiero a riguardo. Ciò che segue è solo il pensiero di un ventunenne, che allena squadre dilettantistiche giovanili da 5 anni.

Il calcio italiano è in crisi, e questo è innegabile. Invece di puntare il dito accusatore, oggi vorrei riflettere su cosa MATERIALMENTE si potrebbe fare per venir meno a questo periodo buio per il nostro calcio. 

La prima cosa sulla quale vorrei riflettere è il fatto che i corsi federali che abilitano al ruolo di istruttore di calcio non siano aperti a tutti. Limiti d'età, limiti di punteggi, limite di costi e chi più ne ha più ne metta. Ma come si fa a progredire quando si permette di fare i corsi solamente a un gruppo ristretto di persone? Non solo; più si avanti più è difficile entrare ai corsi , visto che si privilegiano gli ex calciatori professionisti. Ma dove sta scritto che un ex calciatore professionista possa riuscire meglio come allenatore di una persona che ha calcato solamente campi dilettantistici? 
Ma il pensiero che più mi assilla è : ma non dovrebbe essere normale che gli istruttori con più qualifiche lavorino con le leve più piccole ? E' dalla scuola calcio che si formano i campioni del domani; è dalle fondamenta che si inizia a costruire un palazzo, non dal tetto. Invece sempre più spesso si assiste ad allenatori "genitori", per i quali basta "farli giocare e si divertono" e che vogliono anche far risultato la domenica.
Ma sappiamo tutti bene cosa succederebbe ad offrire ad un istruttore con qualifica Uefa A una squadra di pulcini o piccoli amici....una bella pernacchia al telefono.

Secondo spunto di riflessione : organizzazione di tornei per ragazzi fino a 12 anni. 
I ragazzi fino ai 12 anni attraversano un'età nella quale la competizione fa parte integrante della loro vita, perciò è giusto che competano in gare. Ma a dei bambini di 7 anni, a mio parere, dovrebbero essere proposte sfide adatte ai 7 anni. Che senso ha farli giocare 5 contro 5 con porte alte 2 metri? A mio parere sarebbe perfetto un gioco senza portieri, con 2/3 giocatori massimo per squadra e 3 porticine da attaccare (alte al massimo 1 metro). In questo modo toccherebbero molto di più la palla, favorendo il naturale sviluppo delle loro abilità tecniche e motorie; non solo, potrebbero anche segnare più gol, per aumentare esponenzialmente la loro autostima. 
L'ideale sarebbe mettersi d'accordo tra un gruppo di società (3 o 4 basterebbero) e proporre ogni domenica, invece che il solito torneo figc, un torneo "privato" dove si portano tutti i bambini di una leva e li si fanno gareggiare in più sfide adatte alla loro età. Ogni domenica si cambia la società ospitante e i giochi che si propongono. E se volessimo proporre la ciliegina sulla torta, una merenda offerta dalla società ospitante sarebbe molto gradita.

Terzo spunto di riflessione: genitori. 
Io, andrò controcorrente, ma,nelle leve minori, sono favorevole ai genitori.......in determinati casi.
All'inizio di ogni anno organizzerei una riunione con tutti i genitori e poi con i genitori di ogni leva, per cercare di instaurare un rapporto che possa essere proficuo. Proporrei loro di lasciare alla società l'educazione sportiva del ragazzo, mentre a loro proporrei di DIVERTIRSI osservando il proprio figlio. Direi che potranno anche stare a bordo campo (dentro) durante le partite, ma senza fare baccano; colui che urlerà a proprio figlio sarà gentilmente accompagnato fuori dal campo. 
I bambini hanno il diritto di sbagliare come i genitori hanno il dovere di incoraggiarli :  ben vengano i genitori che stimolano i figli, ma senza urlare o dare fastidio. Devono dare il buon esempio per quanto riguarda sportività (applaudire i gol o le belle giocate avversarie) , lealtà (se la palla esce a favore dell'avversario dirlo) ed educazione. 

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Capisco che sembrano discorsi idilliaci, in un mondo dove tutti sorridono e tutti stanno bene, ma non sarebbe utile tentare ?
Ringrazio tutti per il tempo speso per la lettura, sono disponibile per ogni tipo di feedback.

Stefano Re


mercoledì 12 novembre 2014

Small Sided Games per allenare la finalizzazione - Documento scaricabile

Gli esercizi proposti sono due semplici partite a tema, una per leve più piccole e la seconda per i più grandicelli. Il denominatore comune è il focus sulla finalizzazione e sulla rapidità di transizione.


Il documento è stato scritto da me e liberamente scaricabile.

domenica 19 ottobre 2014

Esercizi di conduzione palla - Documento scaricabile

Oggi pubblico sotto forma di contributo Microsoft Word due esercizi di conduzione e dominio della palla. Il primo è sotto forma di situazione di gioco con numerose varianti possibili, il secondo è analitico e utilizzabile con le leve più piccole.



Il documento è stato scritto da me e scaricabile liberamente.

martedì 14 ottobre 2014

Esercitazione integrata di conduzione palla, tiro e 1v1

Special thanks to Samuel Mortara



sessione
Conduzione, Finalizzazione, 1v1

obiettivo
Finalizzazione dopo 1 contro 1, gestire la transizione

svolgimento
I giocatori giallo e rosso conducono palla fino al centro del quadrato del loro stesso colore; nello stesso tempo il giocatore blu con un pallone in mano effettua una rimessa direttamente in porta e diventa portiere. Arrivati i due giocatori in conduzione, lasciano i palloni e vanno a prendere quello del compagno: - il giocatore rosso tira il pallone del giallo direttamente in porta
- il giocatore giallo aspetta il tiro del rosso e lo affronta in una situazione di 1 contro 1

La variante presuppone l'introduzione del giocatore nero che conduce, tira nella porticina di coni neri e aiuta il giocatore giallo nella situazione contro il giocatore rosso (diventa un 2 v 1)

mercoledì 17 settembre 2014

Possesso palla a 3 squadre con gol (o meta)

Possesso palla ad alta intensità finalizzato con il gol o con la conquista della meta


sessione
Possesso Palla, transizioni, finalizzazione

obiettivo
Gestire il possesso palla e finalizzarlo alla conquista del gol o della meta

key coaching point
- Transizioni rapide --> prima attacco l'avversario, meno facilità di giocata avrà
- Giro palla e smarcamento in zona luce

svolgimento
Il campo è diviso in 3 zone. Nella zona centrale iniziano due squadre , una delle quali in possesso palla. L'obiettivo è compiere x passaggi (x varia a seconda dell'età e della preparazione tecnico-tattica) e successivamente cercare di segnare in una delle 3 porte. Nel caso in figura, i rossi si trasmettono palla e devono cercare di segnare nelle tre porte difese dai gialli.

Nel caso i gialli riconquistino palla, i rossi devono allungare fino alla linea dei cinesini gialli (in zona 1) e attendere dietro la stessa, mentre i blu entrano in campo in difesa e i gialli iniziano a passarsi la palla (dovranno fare gol nelle tre porte in zona 3).

Nel caso i rossi segnino gol, questi si fermeranno in zona 1, mentre i gialli prendono palla e i blu entrano in campo in difesa (i gialli dovranno segnare sempre in zona 3)

sabato 30 agosto 2014

Esercizio situazionale di controllo palla e 1 vs 1


sessione
Tecnica di base, 1 vs 1 e dribbling

obiettivo
Gestione dell'1 vs 1 (sia in fase offensiva sia difensiva), rapidità di pensiero

key coaching point
- Controllo orientato nello spazio (la palla non si deve fermare dopo il controllo)
- Il difensore deve spingere l'attaccante "verso l'esterno" con le posture del corpo

svolgimento
Il giocatore in posizione A compie un lancio lungo verso il giocatore in posizione B, che controlla e sceglie se attaccare la porta numero 1 o la numero 2. Una volta scelta la porta, l'avversario che sta difendendo quella porta (stazionando sul palo) inizia ad avanzare, creando una situazione di 1 vs 1.

Il compito dell'attaccante è chiaramente segnare un gol, il compito del difensore è quello di recuperare palla e giocarla al proprio compagno in attesa (colui che poi deve effettuare il passaggio iniziale)

Il giocatore in posizione A si muove in posizione B, L'attaccante diventa difensore (qualsiasi sia l'esito della sua azione) e il difensore si mette in posizione A.
Per rendere agevole il "cambio colore" , si consiglia di distribuire delle pettorine da tenere in mano, senza indossarle.

giovedì 17 luglio 2014

Esercitazione situazionale per la conduzione palla trasformabile in partita a tema

Parliamo oggi di uno small sided game per l'allenamento della conduzione palla in regime di pressing. L'esempio raffigurato prende in considerazione due squadre da 2 giocatori ciascuna; l'allenatore volenteroso può applicare questo esercizio a squadre più numerose, modificando tempi e soprattutto spazi.


sessione
Conduzione palla e dribbling

obiettivo
Condurre palla in regime di pressing, finte di corpo e differenziazione motoria

key coaching point
- Prima di ricevere palla, il giocatore deve sapere dove si trova l'avversario
- Al momento della ricezione, orientare il corpo in maniera ottimale (proteggendo palla dall'incursione dell'avversario)

svolgimento
Il campo è un rettangolo suddiviso in due quadrati di 12 metri di lato; in ogni quadrato stazionano 1 giocatore per ogni squadra. All'esterno dei quadrato ci sono due interlocutori jolly, che giocheranno con la squadra in possesso di palla.

Il punto si ottiene ogni volta che la palla sarà trasmessa da un giocatore di sponda all'altro, sapendo che:
  • la linea mediana può essere superata solamente in conduzione palla
  • le sponde possono passare la palla ad un giocatore nel quadrato più lontano, ma non varrà come punto
  • ci deve sempre essere un giocatore per squadra in ogni metà campo: ciò significa che, quando un giocatore conduce oltre la linea mediana, il suo compagno si smarcherà nel quadrato più lontano (sempre parità numerica)
  • i giocatori di una squadra possono passarsi liberamente la palla, ma non varrà come punto
varianti

  1. Modificare gli spazi nel caso di un'esercitazione con squadre più numerose
  2. Componendo un campo come nella figura sottostante, l'esercitazione diventerà una partita a tema :


Aggiungiamo qualche semplificazione in caso di partita a tema:
  • Nella fase di impostazione, con i 2 giocatori "difensori" in possesso di palla, si può creare una situazione di superiorità numerica per favorire l'inizio dell'azione
  • Per avanzare da una zona all'altra sempre in conduzione, per tornare indietro si può anche trasmettere al compagno

domenica 13 luglio 2014

Gioco di posizione per il 4-3-3 (adattabile all'allenamento di una difesa a 3)


Gioco di posizione per l'allenamento dei reparti offensivi. 

sessione : Trasmissione palla e smarcamento

obiettivo : Allenamento dei principi di tattica individuale e di reparto in una situazione di gioco

svolgimento
Si dispongono due squadre come in figura, con i centrocampisti in un settore di campo e i 3 attaccanti disposti in altri 3 settori. L'esercizio inizia con i giocatori vincolati dalla zona di appartenenza (non si può uscire) ; con il passare del tempo l'allenatore può permettere ad alcuni interlocutori di muoversi da una zona ad un'altra, magari per allenare qualche principio tattico specifico.

Esempi:

  • L'esterno alto rosso in possesso di palla viene chiuso dalla mezzala gialla (che può entrare nella zona esterna), mentre l'esterno giallo deve indietreggiare e coprire quest'ultima (sulla linea del centrocampo)
  • Al momento del cross da parte degli esterni, l'esterno opposto può smarcarsi in area, uscendo dalla corsia di competenza, mentre una delle due mezzali si smarca "fuori dall'area",  pronta alla conclusione in porta
  • Sovrapposizione delle mezzali nel momento in cui l'esterno riceve il pallone
Questo esercizio è semplicemente adattabile per una linea di difesa a 3 . L'allenatore intraprendente può studiare una situazione di gioco attacco contro difesa per un modulo 3-4-3 o 3-5-2.


lunedì 30 giugno 2014

Esercizio situazionale per l'allenamento delle transizioni

La proposta di oggi è un esercizio situazionale utilissimo per allenare le transizioni (sia positiva sia negativa) e la gestione della palla in situazione di parità o superiorità numerica. Un ruolo fondamentale in questo esercizio assume anche la comunicazione tra i nostri interlocutori e la velocità di pensiero.

Suggerimento: dare le pettorine ai propri giocatori come in figura, per far sì che non si confondano durante un'azione di gioco.


sessione
Dribbling e dominio palla (parte situazionale)

obiettivo
Gestione della palla in situazione di parità numerica, transizioni

key coaching point
- Il giocatore che entra deve cercare lo spazio libero e la collaborazione dei compagni
- Attenzione al fuorigioco durante il passaggio dalla fase di difesa a quella d'attacco

svolgimento
Il giocatore A inizia conducendo la palla in un 1 contro 0 à tiro in porta. Appena eseguito il tiro, il giocatore B entra in gioco sviluppando un 1 contro 1 con A à finalizzazione . Non appena l'azione è finita, il giocatore C entra in gioco e,  insieme ad A, sfida il difensore B in un 2 contro 1.

Via via che si continua, l'esercizio si trasformerà in un 2 vs 2, 3 vs 2, 3 vs 3 e il 4 vs 3.

varianti

  1.  Aggiungendo due porticine sul trequarti-campo, i difensori sarebbero stimolati a ricercare l'uscita dalla fase di difesa, e quindi si potrebbe lavorare ancora di più sulle transizioni. Con questa variante i giocatori entrerebbero solamente dalla postazione di A e dalla postazione di G (da un lato entrerebbero solo i rossi, dall'altro solo i gialli)
  2.  Per fare gol, aggiungere l'obbligo di almeno 2 passaggi con i compagni di squadra ( a partire dal 2 contro 2 )
  3. L'azione può durare al massimo 10 secondi

Thanks to : Samuel Mortara, mio amico e compagno d'avventura Arsenal Soccer School.

lunedì 23 giugno 2014

Gioco di posizione per il 4-3-3 : allenare lo scheletro centrale della squadra



Presa posizione per il 4-3-3, disponiamo i 2 centrali di difesa come appoggi, il centrale di centrocampo e la punta in mezzo al campo ad agire come jolly, mentre 2 squadre da 4 giocatori si contendono il possesso palla nel mezzo. Le due squadre sono composte dai 2 terzini e dai due esterni alti.

Il gioco può iniziare semplicemente come un possesso palla a tempo (la squadra azzurra deve tenere palla per 40”) per poi trasformarsi sempre di più in una situazione di gioco.

Quando una squadra perde il possesso, entrambe le squadre devono riposizionarsi in modo ottimale per iniziare il nuovo possesso palla (i due terzini che pressavano gli esterni alti devono venire vicino ai difensori centrali, mentre gli esterni devono andare vicini alla punta).



Progressione:
1.    Possesso palla a tempo

2.    Nel momento in cui un terzino gioca palla, tenta la sovrapposizione à esce dal quadrato e, se riservito, va sul fondo à In mezzo all’area si disporranno la punta (9), l’esterno alto dell’altra fascia e il terzino di riferimento (se entra in area il 7 deve marcarlo il 3); l’esterno alto della stessa fascia deve rimanere in appoggio, seguito dal terzino di riferimento.

3.    Aggiungendo altri 2 difensori centrali (sulla linea dell’area) e un’altra punta (a centrocampo) abbiamo un gioco di posizione bidirezionale à mettiamo una porta sulla trequarti dell’altra metà campo e giochiamo una partita a tema (inserimenti, movimenti corto-lungo, sovrapposizione...)


sabato 14 giugno 2014

L'importanza della comunicazione nel gioco del calcio

Questo intervento non parlerà di esercizi, di 4-4-2 o di possessi palla. Oggi voglio affrontare un tema importante : la comunicazione nel mondo del calcio.

Ho partecipato lo scorso 7 giugno ad un incontro sull'importanza della comunicazione nel mondo dello sport, dal titolo "Le parole che non hai mai detto ai tuoi atleti", tenuto dal brillante mental coach Daniele Litterio.
L'esordio è stato di quelli col botto : "NON SI PUO' NON COMUNICARE" , dice il coach. Frase strana da dire, a tutti può venire in mente qualche allenatore che se ne sta tutta la partita seduto in panchina o in piedi con le braccia conserte. Invece, dopo aver snocciolato la questione, ci ha spiegato che i canali comunicativi non passano solo dalla parola, ma anche dai nostri gesti, dalle posture del nostro corpo e dalla convinzione che abbiamo noi nel trasmettere i nostri pensieri.

Durante questo splendido clinic sono stati anche svolti degli esercizi di public speaking (discorsi in pubblico), corretti grazie all'aiuto di un così abile comunicatore come Daniele. Immaginate di poter parlare e di cogliere subito tutta l'attenzione delle persone presenti in una sala (o in uno spogliatoio), il risultato sarebbe a dir poco strabiliante! Si potrebbero passare molto agilmente pensieri tattici e motivazionali, educativi ed efficaci a conseguire l'obiettivo che si è prefissati.
Tutto questo si può fare anche senza urlare. Il "perdere le staffe" è percepito in modo negativo dai propri interlocutori, porta ad un abbattimento della propria autostima. Questo non significa, al contrario, che bisogna fare interi discorsi con un tono di voce basso e piatto, la concentrazione e l'ascolto ne risentirebbero troppo. La comunicazione efficace (dal punto di vista del volume della voce) si arriva ad avere quando equilibriamo i momenti di voce a volume normale e quelli dove si alza la voce, per sottolineare un concetto o una parola che vogliamo rimanga impressa.

Tirando le somme è stata una giornata di crescita personale , che ha maturato in me un pensiero molto chiaro : si comunica sempre un qualcosa a chi ci sta di fronte. Partendo dal modo in cui siamo vestiti, dal modo in cui parliamo, dal tono della voce e dal movimento del nostro corpo. Siamo continuamente chiamati a gestire tutti questi canali comunicativi insieme, senza che nemmeno ce ne accorgiamo. Ma la crescita personale serve a questo, a migliorare il controllo dei nostri canali comunicativi.

Per chi fosse interessato ad approfondire questo fantastico discorso, da me molto riassunto, è invitato a seguire corsi di comunicazione PNL (Programmazione Neuro Linguistica), uno degli strumenti piu potenti che un allenatore di successo possiede.

venerdì 6 giugno 2014

Small Sided Game per la ricerca del gioco in ampiezza


sessione
Trasmissione palla e Smarcamento

obiettivo
Ricerca del gioco in ampiezza e sviluppo della capacità di cambiare il lato di gioco

key coaching point
- Ad ogni passaggio segue un movimento: ricordarsi di andare in appoggio al compagno al quale ho passato la palla
- Il cambio campo con palla alta deve essere l'ultima spiaggia : prima si deve tentare di cambiare lato con rapidi passaggi rasoterra

svolgimento
In una metà campo si gioca una partita a tema con due appoggi laterali, che fungono da jolly. Essi giocano per la squadra che passerà loro il pallone e, per la prima parte dell'esercizio non potranno essere contrastati, ma avranno l'obbligo di effettuare al massimo 2 tocchi.

Quando la palla sarà stata toccata da entrambi i jolly per la stessa squadra, questa acquisirà il diritto di fare gol, che rimane valido fino a che la palla non entra in rete. L'altra squadra, una volta recuperata palla, deve cercare di eseguire anch'essa un cambio campo, per acquisire la possibilità di fare gol. 

L'unico modo per annullare la possibilità di fare gol della squadra avversaria è fare gol. 

Se, durante il cambio campo (rasoterra o aereo) la palla viene intercettata da un membro della squadra avversaria, non si ha la possibilità di fare gol.

sabato 10 maggio 2014

Gioco di possesso palla con situazioni di 1 contro 1

Alla fine dell'anno, si sa, la motivazione nei ragazzi tende a calare. Quale modo migliore, allora, di un semplicissimo gioco ? Mediante questo esercizio, oltre ad una componente tecnica scelta dall'allenatore, si allenano le situazioni di gioco in parità numerica (1 vs 1 o 2 vs 2) mantenendo altissimo il livello attentivo dei ragazzi.


sessione
Trasmissione (o conduzione palla) e 1 vs 1 (o 2 vs 2)

obiettivo
Abituare i ragazzi a mantenere alto il livello attentivo

key coaching point
- Chiamare numeri con i quali i ragazzi devono ragionare (operazioni, numeri che non esistono, un numero alto composto da due numeri singoli)
- Chiamare giocatori o squadre il cui nome inizia per A o per B

svolgimento
Si divide uno spazio di gioco in due campi gialli, dove stazioneranno le squadre, e in due rossi posti sopra e sotto i due campetti gialli, dove si giocheranno le situazioni di gioco. I due campi rossi avranno due lettere di riferimento : quello superiore si chiamerà A e quello inferiore si chiamerà B.

I ragazzi si numerano e, divisi in due campi, iniziano a passarsi due palloni per gruppo (l'allenatore può decidere anche di dare un pallone a testa e comandare i tipi di conduzione da fare). L'esercizio inizia con l'allenatore che chiama la lettera corrispondente al campo e i numeri che si affronteranno nel 1 contro 1. 

I giocatori gialli dovranno passare dietro la porta di destra per poter giocare l'1 contro 1, mentre i rossi dietro la porta di sinistra; la palla si trova già al centro del campo.

Qui sta alla fantasia dell'allenatore trovare varianti divertenti. 

venerdì 2 maggio 2014

Esercizio di conduzione palla con psicocinetica


sessione
Conduzione e dominio palla

obiettivo
Condurre palla utilizzando le disposizioni dell’allenatore

key coaching point
Variare i tipi di conduzione (bisogna usare tutte le parti anatomiche dei due piedi) , i giocatori devono arrivare contemporaneamente al centro del campo ( alzare la testa e guardare il compagno) 

svolgimento
I 4 giocatori in figura si dividono in due coppie; l’esercizio è svolto contemporaneamente dai due componenti di una coppia, che stazionano in porticine dello stesso colore.

L’allenatore, dopo aver specificato il tipo di conduzione da effettuare, da il via. Parte una sola coppia e cerca di arrivare a metà del campo  contemporaneamente. Una volta volta che gli interlocutori sono vicini alla metà campo, l’allenatore chiamerà una serie di comandi che devono stimolare il ragionamento dei ragazzi. I comandi sono inseriti gradualmente, dopo 5/7 ripetizioni con un solo comando si inserisce il secondo e così via...

1° comando – colore della porta di arrivo (o giallo o arancione)
2° comando – numero pari o dispari: al numero pari si torna indietro, al numero dispari si va avanti
3° comando – colore del cinesino da toccare (rosso o blu)

Nel caso del 3° comando, i giocatori che stanno effettuando l’esercizio lasciano la palla sulla linea di metà campo, toccano il cinesino corrispondente e vanno a prendere quella del proprio compagno.

In quest’esercizio i comandi sono inseriti gradualmente; nello stesso esercizio posso chiamare tutti e 3 i comandi o solo alcuni.


venerdì 18 aprile 2014

Possesso palla a settori per l'allenamento delle transizioni

Torniamo dopo un po' di tempo di inattività con un esercizio di possesso palla diviso in settori molto utile per allenare anche le transizioni positive e negative. Nell'esempio proposto prendiamo in considerazione 3 interlocutori per settore, ma è facilmente applicabile anche con 2 o 4 giocatori per zona. Le dimensioni del campo sono variabili a seconda dell'età e della preparazione tecnico-tattica dei ragazzi; per una juniores o prima squadra le dimensioni sono 20 x 35 (diviso in 3 settori di 15, 5 e 15 metri).


Si dispongono due squadre da 6 giocatori ciascuna in tre settori di campo come nella figura sopra.

L'allenatore metterà in gioco un pallone in uno dei due settori "grandi" per i 3 giocatori che ivi stazionano : l'esercizio prevede che i 3 giocatori che ricevono palla (per esempio i 3 gialli), aiutati dai 3 propri compagni all'interno del settore piccolo, debbano trasmettersi la palla senza che i 3 giocatori avversari ( rossi ) che stazionavano anche loro all'interno del settore piccolo, in pressione, riescano a portarla via.



  • Nel caso in cui uno dei 3 giocatori rossi in pressione riesca a conquistare palla, deve cercare di trasmettere palla ai propri compagni nell'altro settore grande, per poter passare in possesso palla e ricominciare l'esercizio con i gialli in pressione. Ovviamente, i giocatori gialli, devono impedire il passaggio di transizione.

  • Nel caso in cui passi piu di 1 minuto senza che i giocatori in pressione riescano a riconquistare palla, sarà l'allenatore a fare la transizione, rimettendo una palla in gioco dalla parte opposta del campo rispetto a dove si stava giocando.

martedì 11 marzo 2014

Allenamento del possesso palla in regime di pressing

Oggi parliamo di possesso palla, nello specifico dell'abilità di mantenere il possesso palla anche quando si è attaccati in maniera asfissiante da un avversario. L'esercizio si svolge in un campo quadrato di 20 metri di lato, diviso a sua volta in altre due zone (10x20 metri).
Riadattando questo esercizio al modulo di gioco usato, si può lavorare sulla tattica di reparto e sulle abilità individuali di trasmissione palla. L'esercizio è esemplificato con 2 squadre da 6 giocatori ciascuna.


Inizia l'esercizio con la zona 2 in possesso di palla. Al via dell'allenatore, la prima fila dei giocatori gialli arretra, mentre la seconda fila si muove in pressione dei portatori di palla nell'altra zona: si viene quindi a creare un 6 contro 3 in una metà campo. Attenzione: i giocatori blu possono muoversi per smarcarsi, ma le posizioni devono rimanere quelle assegnate dall'allenatore.

Se i giocatori in inferiorità numerica recuperassero palla, dovrebbero giocarla ai propri 3 compagni nell'altra zona di campo e, dopo averli raggiunti, riceverebbero la pressione dei tre giocatori nella "seconda linea" dei blu (come se l'esercizio ricominciasse a parti inverse rispetto a prima).

Se i giocatori blu riuscissero a fare 6 passaggi senza che la palla venga intercettata, questi guadagnerebbero un punto. Vince la squadra che guadagna per prima 3 punti.

Se la palla dovesse uscire dal campo in figura, sarà l'allenatore che la rigioca sui 3 giocatori "in attesa".

lunedì 3 marzo 2014

Esercizio situazionale per la gestione della parità numerica (2 contro 2)

L'esercizio proposto è esemplificato sotto forma di 2 contro 2, ma l'allenatore volenteroso può trasformarlo a proprio piacimento mediante alcune semplici modifiche.


L'esercizio è diviso in 3 zone, in ognuna delle quali i giocatori sono divisi a coppie. Iniziano i giocatori nella zona 1, conducono indisturbati e vanno alla conclusione in porta al massimo in 5 secondi.

Successivamente i giocatori che hanno concluso devono riorganizzarsi per difendere sui due attaccanti che arrivano dalla zona 2 e devono concludere in una delle due porticine in zona 3.
Finita l'azione d'attacco (palla uscita, gol o palla recuperata), i giocatori che attaccavano devono difendere sui primi due della fila in zona 3, mentre i due che difendevano escono rapidamente dall'area di gioco e si risistemano al loro posto. I primi due della fila in zona 3 devono, naturalmente, segnare nelle due porticine in zona 2.
Finita l'azione, questi ultimi due difendono sui due attaccanti provenienti da zona 1, i quali devono concludere in porta.

La modifica principale che si può effettuare è quella di rimuovere il portiere. La situazione sarebbe la seguente:



venerdì 21 febbraio 2014

Esercizio di possesso palla semplificato con triangolazione

L'esercizio spiegato sotto l'ho provato oggi con i miei ragazzi (esordienti primo anno) ottenendo risposte molto positive. Questo esercizio ha il pregio di allenare più abilità insieme e di poter essere modificato a piacere, ma il difetto che, nella versione originale di Mister Viscidi, non aveva una direzione di gioco. Con una mia piccola modifica si aggiunge "l'obiettivo spaziale", cioè la meta finale.
Dal punto di vista del gioco, questa modifica spinge i giocatori in difesa (senza possesso palla) a risistemarsi e non fermarsi dopo aver perso un contrasto.


L'esercizio è molto semplice: in un campo 15x15 metri si affrontano due squadre da 3 giocatori ciascuna e un jolly che parteggerà per la squadra in possesso di palla.

Lo scopo dell'esercizio è compiere una triangolazione con il proprio compagno; la triangolazione è valida solo se i due passaggi consecutivi "tagliano fuori" un avversario.

Il jolly gioca con la squadra in possesso di palla e svolge l'esercizio identico a quello dei suoi compagni. Dopo un tempo variabile, quando cioè i nostri ragazzi hanno capito bene l'esercizio e lo svolgono in maniera corretta, il consiglio è quello di togliere il jolly, per poter sviluppare ancora di più l'intelligenza e i movimenti senza palla dei nostri interlocutori.

Una volta compiuta una triangolazione, si deve portare fuori la palla dal lato che sta di fronte al giocatore in possesso: per fare un esempio, nella figura sopra, il giocatore che riceve il passaggio di ritorno dovrà cercare di portare fuori la palla dal lato in cui è raffigurato il logo del sito.

Per farlo, potrà avvalersi dell'aiuto dei suoi compagni; gli avversari hanno il compito di riconquistare palla prima che quest'ultima venga portata fuori.

lunedì 17 febbraio 2014

Possesso palla a squadre con regista-jolly

L'esercizio di oggi è tratto dal libro di Maurizio Viscidi : "Possessi palla, gli esercizi per migliorare il singolo e la squadra". Lo trovo un esercizio davvero molto interessante per la quantità di abilità allenate e per l'intensità che si può raggiungere se effettuato nel modo giusto. Mi sono preso la libertà di pensare una progressione didattica con qualche modifica utile all'allenamento di determinate abilità.


Si dispone un campo di dimensioni variabili a seconda della quantità e della preparazione tecnico-tattica dei nostri ragazzi (con i miei esordienti 1° anno il campo era grande 15 x15 metri, l'esercizio era svolto da 3 coppie di giocatori + il jolly).

Si dividono i giocatori in due squadra; successivamente si accoppiano i giocatori di una squadra con quelli dell'altra squadra. Un giocatore rimarrà senza compagno: lui è il regista (o jolly) che ha il compito importantissimo di sviluppare il gioco durante tutta la durata dell'esercizio.

Ogni coppia è svincolata dalle altre: i giocatori di una coppia non devono cercare di rubare palla ai giocatori di altre coppie, ma solo di rubarla al proprio compagno nel momento in cui questo la riceve (questo è l'unico modo per conquistare il possesso della palla).
Il regista non va mai pressato.

PROGRESSIONE:

1° ESERCIZIO : lo scopo della squadra in possesso di palla è passare la palla al regista, il quale la ripasserà ad un giocatore della squadra in possesso di palla; ogni passaggio al regista vale 1 punto. Esempio in figura: la squadra gialla è in possesso di palla, mentre i blu devono riconquistare palla. Ricordo che ogni giocatore può rubare palla solamente contrastando il proprio compagno della coppia.

2° ESERCIZIO : gli interlocutori devono seguire una sequenza prefissata di passaggi, per esempio dopo due passaggi ai propri compagni di squadra si deve servire il regista. Ogni sequenza compiuta vale 1 punto per la squadra in possesso di palla.

3°ESERCIZIO : limitare il numero di tocchi a disposizione dei nostri interlocutori.

Come alternativa, i 3 esercizi sopra descritti possono essere svolti a tempo: in un determinato tempo (massimo 3/4 minuti) si contano quanti palloni la squadra in difesa riesce a recuperare e a portare fuori dal quadrato di gioco (sempre con la regola che si può contrastare solo il proprio compagno della coppia).
Durante la transizione, i giocatori della squadra in possesso di palla devono cercare di riconquistare il possesso prima che quest'ultima venga portata fuori.

giovedì 13 febbraio 2014

Esercitazione situazionale per il 2 contro 2 con finalizzazione

La proposta di oggi è un esercizio molto semplice, ma molto intenso, che ho pensato leggendo l'edizione de "Il Nuovo Calcio" di questo mese. Il noto giornale focalizzava l'attenzione sull'1 contro 1; io amplio il discorso proponendo anche il 2 contro 2 e il 3 contro 3.
Non propongo, però, esercitazioni dove l'attacco è in superiorità numerica, visto che in partita questa situazione non si avrà praticamente mai.


Si divide un quadrato di 40 m per lato in due zone, ognuna delle quali avrà una porta difesa da un portiere. In ognuna delle due zone, i giocatori di movimento sono divisi in coppie, dalla parte opposta alla porta.

I primi due giocatori partono e vanno alla conclusione in porta indisturbati; subito dopo corrono nel campo parallelo al loro e vanno a contrastare i primi due della fila che sono partiti per andare a fare gol. Si crea cosi un 2 contro 2 nel campo di sopra. Nel momento in cui gli attaccanti hanno concluso l'azione corrono senza palla a difendere nel campo inferiore, mentre i due difensori nel campo superiore recuperano palla e si accodano.

Con molti ragazzi potrebbe essere utile proporre anche un 3 vs 3.

giovedì 6 febbraio 2014

Possesso palla e verticalizzazione : alleniamo i movimenti nello spazio

La proposta di oggi è un esercizio di possesso palla che ha come finalità il movimento nello spazio e la verticalizzazione. L'esempio da me proposto coinvolge 4 ragazzi, ma,  adattando le dimensioni del campo, può essere proposto anche a più interlocutori.



Nella zona centrale, delimitata da cinesini rossi, si gioca un possesso palla 4 contro 4 , senza limiti di tocchi. Al terzo passaggio realizzato, un giocatore (naturalmente senza palla) della squadra in possesso di palla compie un movimento di smarcamento in una delle due zone gialle.

Il giocatore che ha la palla cerca di servirlo nello spazio, mentre un giocatore della squadra difendente deve seguire il movimento, cercando di intercettare quest'ultimo passaggio.

Se il passaggio va a buon fine, il giocatore ricevente e colui che gli ha passato la palla iniziano un possesso nel campo giallo, contrastati da AL MASSIMO due giocatori dell'altra squadra. Se i due in possesso palla compiono 3 passaggi, la loro squadra guadagna un punto.

Se l'ultimo passaggio non andasse a buon fine, il possesso ricomincia nella parte centrale.

Se il possesso palla nel campo giallo non andasse a buon fine, si ricomincia il possesso nella parte centrale.

Come variante, nei due mini-campi gialli si possono mettere due porticine sul lato corto; lo scopo in questa zona non sarebbe più il possesso, bensì la segnatura di un gol (magari dopo aver fatto minimo 2 passaggi...).

Il numero di passaggi dell'esercizio dipende ovviamente dall'età degli interlocutori e dalla loro preparazione.


giovedì 23 gennaio 2014

Small Sided Game per la verticalizzazione e la finalizzazione in situazione di parità numerica (F.C. Internazionale)

La proposta di oggi è un altro esercizio che ho visionato nel settore giovanile dell'Internazionale F.C. . E' un small sided game che allena la verticalizzazione e la situazione di gioco in parità numerica. 


Si dispone un campo come in figura: ai due estremi del rettangolo si posizionano 3 porticine per lato, al centro del rettangolo altre 3 porte fatte con i paletti.
Il campo è diviso in 2 zone, ognuna delle quali è suddivisa in altre 2 sotto-zone, una d'attacco e una di difesa. Nella sotto-zona di difesa ci sono 3 giocatori, in quella d'attacco solo 2. 

Lo scopo dei 3 giocatori in difesa è quello di trasmettere palla ai due giocatori d'attacco della propria squadra attraverso una delle 3 porte nel mezzo del campo ; il giocatore che trasmette palla con successo, raggiunge i suoi due compagni oltre la porta e partecipa alla situazione di 3 contro 3 che si è creata in una metà campo.

In fase di impostazione, i 3 difensori si trasmettono palla, cercando l'imbucata in una delle 3 porte al centro; in questa fase, i 2 attaccanti della squadra opposta non possono pressare all'interno della sotto-zona dei difensori, ma possono solamente chiudere le possibilità di passaggio. Se gli attaccanti recuperano palla devono cercare di fare gol in una delle 3 porticine.

mercoledì 22 gennaio 2014

Due esercizi sul quadrato per la trasmissione palla e il movimento nello spazio (F.C. Internazionale)

Le proposte di oggi sono due esercizi che ho visto eseguiti dagli esordienti 2001 dell'F.C. Internazionale durante la mia visita al Campo Sportivo Giacinto Facchetti. Le esercitazioni sono molto utili per l'allenamento della trasmissione palla e del movimento nello spazio senza la stessa.
L'attenzione dell'allenatore deve essere concentrata sulle posture di ricezione e trasmissione palla, nonchè sul corretto tempismo di movimento del giocatore senza palla

figura 1
In un quadrato di 7/10 metri per lato si dispongono un numero minimo di 5 giocatori, disposti come in figura.
Non serve che il quadrato sia eccessivamente ampio: in uno spazio di gioco piu piccolo si raggiunge un'intensità di gioco veramente alta.
I palloni sono posti dietro la fila piu numerosa; l'esercizio inizierà proprio dal primo di questa fila (figura 1).





figura 2

Il giocatore A passa la palla al giocatore B che si smarca al centro del quadrato; dopo una ricezione orientata, quest'ultimo trasmetterà palla nello spazio a C, il quale, dopo aver effettuato un'altra ricezione orientata, giocherà palla nello spazio per D. Il giro è concluso quando l'interlocutore D condurrà palla al punto di partenza.
I giocatori, una volta passata la palla, vanno ad occupare la posizione dell'interlocutore al quale hanno passato la palla.

Quando il giro è orario (come in figura 2) il piede più usato sarà chiaramente il sinistro, mentre per il giro antiorario il piede più sollecitato è il destro.

Per una maggiore intensità, il giocatore che inizia l'esercizio potrebbe compiere il passaggio iniziale quando l'interlocutore C del giro prima ha appena ricevuto palla. In questo caso è lampante che deve variare o il numero di giocatori o le dimensioni del quadrato.

lunedì 20 gennaio 2014

Esercizio di possesso e trasmissione palla : 6 contro 6 con porticine

Questo esercizio di trasmissione e possesso palla è molto utile per sviluppare nei nostri interlocutori la ricerca dello spazio e della giocata migliore, in relaione ai propri compagni e agli obiettivi prefissati.


In uno spazio 20 x 20 m si dispongono due squadre (nel nostro caso da 6 giocatori ciascuna) e un numero di porticine pari al numero di giocatori per squadra + 1 : questo assicura che ci sia sempre almeno una porticina libera. 

Lo scopo dell'esercizio è passare in conduzione palla attraverso le porticine disposte in ordine sparso. La squadra che conduce attraverso la porta guadagna un punto; la prima che raggiunge 5 punti vince.

Una volta che un giocatore compie un punto, non può più guadagnarne un altro, deve per forza passare la palla ad un suo compagno.

Personalmente,ho aggiunto la variante che il punto si può fare anche facendo 5 passaggi consecutivi ai membri della propria squadra, cosicchè aumenta anche l'intensità nel pressing sul portatore di palla.

martedì 14 gennaio 2014

Esercizio di trasmissione palla per allenare la chiamata "uomo"-"solo"

Perchè il "parlare" in campo è fondamentale? Può decidere una giocata, un passaggio, un tiro, una partita intera. La proposta di oggi è un semplicissimo esercizio per insegnare (o consolidare) quel "parlare" proficuo durante una partita.
 L'esercizio si sviluppa su un rettangolo di dimensioni variabili; le dimensioni da me proposte sono 20 metri il lato lungo e 10 quello corto.
Fin da subito si dovrebbero inserire due palloni, altrimenti il rischio è quello di avere troppa poca intensità!




Un gruppo di giocatori posti come in figura si trasmettono palla in senso antiorario, seguendo il proprio passaggio.

Ad ogni passaggio deve corrispondere una chiamata o "uomo" o "solo", che il nostro giocatore deve inventare:

  •  se la chiamata è "solo", il giocatore che riceve è libero di girarsi e trasmettere palla a quello successivo
  • se la chiamata è "uomo" il giocatore che riceve deve appoggiare di prima al compagno da cui l'ha ricevuta senza aver la possibilità di chiamare la giocata.
In figura, nell'esempio 1, viene spiegato l'esercizio nel caso di una chiamata "uomo" tra i primi due interlocutori : dopo aver ricevuto il passaggio di sponda, il primo deve giocare lungo, chiamando nuovamente la giocata del compagno (la seconda volta chiama "solo"; se chiamasse "uomo" il terzo giocatore deve appoggiarsi al secondo, non più al primo --> esempio 3).

Nel secondo esempio è raffigurato l'esercizio per una chiamata "solo" tra i primi due interlocutori, nel terzo la giocata da effettuare nel caso di chiamata "uomo" tra gli ultimi due della fila.

Ricordarsi che ad ogni passaggio segue uno spostamento.

L'allenatore può focalizzare l'esercitazione sul gioco di prima o sui controlli orientati.

mercoledì 8 gennaio 2014

Esercizio di possesso palla, allenamento transizioni e gestione della parità numerica

Il possesso palla è uno dei requisiti più importanti di una buona squadra di calcio; molte società professionistiche hanno persino messo questa abilità al centro della propria filosofia. Vediamo oggi un esercizio molto semplice che, con poche varianti, può essere riadattato a qualsiasi categoria.


Questo esercizio inizia come una semplice variante del "doganiere", con due giocatori nel mezzo che devono cercare di intercettare il passaggio dei quattro giocatori esterni.

Una volta recuperata la palla, però, i due giocatori nel mezzo compiono una transizione positiva: in situazione di 2 contro 2, devono cercare di portare la palla oltre il fondo del campo dal lato dove è stato sbagliato il passaggio.

L'attenzione va focalizzata sulla presa di posizione difensiva e sulle soluzioni possibili per gestire al meglio una transizione positiva in parità numerica.

Le varianti sono moltissime, alcune molto interessanti:
  1. Ad ogni passaggio dei quattro giocatori gialli segue un movimento senza palla --> chi ha passato la palla, segue quest'ultima dall'altra parte del campo; chi NON l'ha ricevuta cambia anch'esso lato di gioco
  2. Dopo l'intercettamento della palla, i due interlocutori al centro e i due che NON hanno sbagliato giocano un possesso palla in superiorità numerica contro i 2 che hanno sbagliato: devono riuscire a fare 5 passaggi senza che questi ultimi riescano a riconquistare la palla


Il consiglio è cambiare spesso i due interlocutori nel mezzo.

martedì 7 gennaio 2014

Partita a tema per le squadre particolarmente numerose

A chi non è mai capitato di allenare una squadra in "sovrannumero" ? Soprattutto le prime squadre dilettantistiche si trovano a inizio campionato o a gennaio con qualche elemento di troppo in rosa. Ovviando banali discorsi sulle politiche societarie, oggi propongo un small sided game (o partita a campo ridotto) in cui si riesce a far divertire i propri interlocutori focalizzando l'attenzione su alcune abilità specifiche.


Nell'immagine sopra, ho preso come esempio una squadra composta da 26 giocatori (di cui due portieri) che si allena in metà campo a 11.
Con i 24 giocatori si compongono 3 squadre di 8 giocatori ciascuna; due squadre iniziano a giocare in mezzo al campo, l'altra si dispone come in figura.

Le due squadre nel mezzo giocano una normale partita con una piccola variante: in qualsiasi momento, chi è in possesso palla, può "appoggiarsi" ad una delle sponde intorno al campo, che deve restituire palla a un componente della squadra che precedentemente era in possesso.
Gli interlocutori intorno al campo hanno assoluta libertà di movimento nella loro "zona di competenza".

Non esistono fuori; se la sponda non riesce a prendere la palla e quest'ultima finisce fuori, riprende il portiere della squadra che non era in possesso palla.

L'allenatore può richiedere diverse abilità:
  • la sponda deve restituire palla con un solo tocco
  • la sponda deve crossare in mezzo all'area
  • chi passa la palla alla sponda deve compiere una sovrapposizione in ampiezza (se la sponda è una degli esterni "alti") o un movimento lungo corto (se la sponda è un esterno "basso" o uno dei giocatori fuori dalla linea di fondo)
Facile intuire come questo esercizio sia molto intenso per chi è nel mezzo; è tuttavia anche utile per tenere concentrati anche gli interlocutori al di fuori del rettangolo di gioco.
Ogni volta che una squadra segna o dopo 5', cambia una delle squadre nel mezzo