venerdì 20 dicembre 2013

Esercizio di tiro e trasmissione palla

L'esercizio seguente ha come finalità la conclusione in porta e la trasmissione palla con entrambi i piedi. L'allenatore dovrebbe focalizzare l'attenzione su 3 abilità:
  • passaggi forti e precisi
  • uso di entrambi i piedi sia per il tiro che per il passaggio
  • ogni tiro deve essere (almeno) nello specchio della porta
La seconda porta , che nell'immagine sotto ho lasciato sguarnita, potrebbe essere uno spunto per qualche allenatore fantasioso per trovare una variane dove possano allenarsi due portieri contemporaneamente.



Il campo quadrato in figura ha dimensioni 35 metri circa per lato. Si dispongono gli interlocutori come in figura (io ne ho messi il minimo indispensabile per far funzionare l'esercizio, ma se ne possono aggiungere altri). 
Per rendere la spiegazione dello svolgimento piu chiara, ho diviso i giocatori in due squadre; i gialli e i blu lavorano (almeno per il primo giro del'esercizio) tra di loro.

Inizia il giocatore A dei gialli in possesso di palla, compie uno scambio 1-2 con l'interlocutore B e, successivamente, passa la palla rasoterra lunga per C (attenzione al piede di passaggio!!). Quest'ultimo, di prima, appoggia per il tiro del giocatore D (attenzione al piede di tiro!!).
L'esercizio ricomincia con il giocatore A della squadra blu che compie lo stesso esercizio dei gialli, solo a piedi invertiti.

Il giro è molto semplice: A e B si scambiano il posto, come anche C e D.

L'allenatore attento avrà intuito che, se mantenuto questo numero di giocatori, gli interlocutori A e B di ciascuna squadra non tireranno mai in porta. Come fare? Il consiglio è di aggiungere altri due giocatori nelle "file" centrali, uno per fila. Diventando cosi dispari i giocatori al centro, tutti avranno l'opportunità di tirare.

Le varianti sono tantissime: 
  • come detto, con qualche semplice spostamento, si permette l'allenamento di due portieri contemporaneamente
  • dopo un tempo o un numero di giri stabilito, il lancio non avverrà più rasoterra, ma alto, cosicchè la sponda può essere eseguita anche di testa
  • Il giocatore che deve compiere la sponda (C nel nostro caso) potrebbe partire dalla stessa linea di quello che tira (D); al momento dello scambio stretto tra A e B, il giocatore C si smarca in profondità, riceve il lancio (rasoterra o alto) di A ed esegue la sua sponda. In questo modo aumento la difficoltà, ma vado a lavorare anche sull'abilità di smarcamento

giovedì 19 dicembre 2013

Riscaldamento tecnico propedeutico ad una seduta di trasmissione e conduzione di palla

La proposta di oggi è un riscaldamento tecnico, utilissimo in tutte le leve e propedeutico ad un allenamento dove si vogliono allenare le abilità di trasmissione e possesso palla. E' estremamente semplice e può coinvolgere moltissimi interlocutori insieme.


In un campo di dimensioni variabili si posizionano piccole porticine di due colori diversi  per formare un cerchio (il numero varia a seconda di quanti interlocutori si vuole far partecipare). In ogni porticina si posiziona un giocatore senza palla, mentre al centro del cerchio si posizionano gli altri giocatori con un pallone a testa; è importante che al centro del campo ci sia sempre un giocatore in più rispetto a quante porticine ci sono.

Al via dell'allenatore, gli interlocutori in possesso di palla conducono verso una porticina; quando giungono in prossimità di essa, la palla viene trasmessa al giocatore che staziona all'interno della porta. A seconda che il giocatore si trovi in una porticina gialla o in una porticina rossa l'esercizio cambia:

variante porticina rossa
1) il giocatore nella porticina rossa, appena ricevuta la palla, compie un 1-2 con il suo compagno che gli ha passato la palla ed esce dalla porticina palla al piede . 
Una volta avvenuto lo scambio il giocatore blu prende il posto del giocatore giallo nella porticina







variante porticina gialla

2)il giocatore nella porticina gialla, ricevuta la palla, compie un gesto tecnico di finta o dribbling sul giocatore blu passivo. Ai miei ragazzi ho fatto fare un doppio tocco con un piede: ricevo palla con un controllo orientato d'interno piede e, in rapida successione, tocco la palla con l'esterno dello stesso piede per disorientare l'avversario. Si può usare qualsiasi gesto tecnico





Il giocatore in più al centro del campo ha un solo scopo: quello di far ragionare i nostri ragazzi. L'allenatore non dice niente della superiorità numerica, saranno i ragazzi ad accorgersene e ad agire di conseguenza.

Un consiglio è stimolare molto i cambi di direzione e tenere la testa alta durante la conduzione di palla.

Si possono aggiungere altre porticine con un altro colore, per rendere più "pensante" il nostro esercizio.

domenica 1 dicembre 2013

Esercizio situazionale : per il possesso palla e l'allenamento delle transizioni

Propongo oggi un esercizio per il possesso palla che, con le dovute modifiche, diventa ottimo per l'allenamento delle transizioni. E' un esercizio interamente situazionale; è necessario mantenere un'alta intensità e porre l'accento sullo smarcamento in zona luce e sui gesti tecnici basilari (come il controllo orientato) molto utili se i tempi di gioco sono ristretti.


SVOLGIMENTO
L'esercizio si svolge in un quadrato di 20 metri per lato, con 4 porte poste come in figura, ad una distanza di 12 metri circa l'una dall'altra. Dentro al quadrato si gioca un 3 vs 3 senza limiti di tocchi, lasciando spazio alla fantasia dei ragazzi.
Esternamente al quadrato sono posti due comodini che possono muoversi avanti e indietro sulla loro corsia senza però entrare all'interno del quadrato e senza poter tirare direttamente in porta. Questi due giocatori sono "jolly", giocano, cioè, per la squadra in possesso di palla.

Come è facilmente intuibile, questo esercizio è un continuo 5 vs 3, in cui si può focalizzare l'attenzione su molteplici abilità di tattica individuale e di reparto.

Questo esercizio può essere trasformato in un utilissimo metodo per allenare le transizioni. Tenendo uguali le dimensioni del quadrato, si aggiungono due giocatori per squadra, facendo diventare questo esercizio un 5 vs 5 . 


SVOLGIMENTO
Una delle due squadre inizia in possesso palla; l'obiettivo è fare gol in una delle 4 porte. L'altra squadra, una volta riconquistato il pallone, deve condurlo e fermarlo fuori dal quadrato.

Ogni gol segnato vale 1 punto per la squadra in possesso di palla, ogni volta che la palla viene condotta fuori dal quadrato un punto per la squadra che stava difendendo.

Ogni volta che la palla viene condotta fuori dal quadrato, si invertono le due squadre (chi doveva far gol va a difendere e viceversa)

venerdì 29 novembre 2013

Riscaldamento categorie Giovanissimi-Allievi-Juniores

Secondo articolo sul riscaldamento pre-gara. Oggi focalizzeremo l'attenzione sulle categorie del "calcio dei grandi", cioè Giovanissimi, Allievi, Juniores e , perchè no, prima squadra.

Per le suddette categorie ritengo che un riscaldamento molto utile sia il programma Fifa 11+, una metodologia brevettata dalla FIFA che riduce il rischio di infortuni nel lungo periodo anche del 37%. Per ovvi motivi di tempo, non si ha la possibilità di effettuare tutti gli esercizi proposti; il consiglio è quello di estrapolarne 3 o 4 dal primo e dall'ultimo capitolo del manuale. Il fifa 11+ è diviso in 3 parti:

  • 1° parte : esercizi di corsa a bassa intensità uniti ad esercizi di stretching dinamico
  • 2° parte : esercizi incentrati sullo sviluppo della forza degli arti inferiori, pliometria, agilità ed equilibrio
  • 3° parte : esercizi di corsa ad alta intensità con cambi di direzione
Estrapolando alcuni esercizi dalla prima e dall'ultima parte è possibile svolgere un riscaldamento adeguato ed utile.

Per quanto riguarda gli esercizi con la palla (per me sempre fondamentali nella parte di riscaldamento) propongo:

  •  torelli ad alta intensità (4 contro 1 in un quadrato non superiore ai 5 metri) 
  • possesso palla a due squadre di 4 giocatori con 2 jolly (4 contro 4+2)
  • gioco dell'orologio con 2 palloni (vedi articolo precedente)


Alla fine di questi esercizi è sempre utile effettuare esercizi di stretching dinamico.

Quello che consiglio è confrontarsi anche con i propri ragazzi , che sono già nell'età nella quale sono in grado di capire quando sono "caldi" e pronti ad iniziare la partita. Non lasciare mai tempi morti tra un esercizio e quello dopo, il riscaldamento deve essere effettuato tutto insieme.

PER LEGGERE IL MANUALE DEL RISCALDAMENTO FIFA 11+ CLICCA -->QUI<-- p="">

lunedì 18 novembre 2013

RISCALDAMENTO PREGARA : esercizi e linee guida

Oggi affronto uno dei temi più "scottanti" che tuttora solletica il pensiero di molti allenatori: il riscaldamento prima di una partita. Molti lo pensano a secco, altri usano il programma fifa11+, altri ancora utilizzano la palla. Questo articolo non ha la presunzione di essere una soluzione al suddetto problema, è solo una delle possibili alternative; quella che io reputo più utile ai fini della partita. Perciò chiarisco subito che ogni imperativo in questo intervento va preceduto con un "SECONDO ME" grosso come una casa.

Ovviamente il tipo di riscaldamento ha molte variabili : condizioni atmosferiche, spazi a disposizione, numero di istruttori, numero di ragazzi, età dei ragazzi ecc..
Per le leve fino agli esordienti, il riscaldamento va effettuato solamente con la palla e da TUTTI gli interlocutori (io do spesso la formazione dopo il riscaldamento), per far entrare tutti "in clima partita".
Gli esercizi che propongo io come riscaldamento sono estremamente semplici e hanno come denominatore comune un'altissima intensità. Prima propongo sempre due esercizi analitici molto semplici tra questi proposti:

Esercizio 1 : Fuochi incrociati di conduzione palla


In un quadrato di lato variabile, con soli 4 palloni e 8 cinesini, si può proporre un esercizio di conduzione palla semplicissimo : bisogna condurre i palloni verso il cinesino posto di fronte a sé, facendo attenzione a non scontrarsi con i propri compagni. L'immagine è composta con 8 cinesini (lavorano 4 persone per volta) ma si può anche proporre con soli 4 cinesini (lavorano, ovviamente, due persone per volta).

Esercizio 2 : Passaggi in diagonale


Si lavora in un rettangolo, con 3 file di interlocutori disposte come in figura. Il giocatore A, in possesso di palla, passa a B e corre dietro al cinesino posto di fronte a sé per posizionarsi in fondo alla fila verso la quale ha eseguito il passaggio. B riceve con un controllo orientato e trasmette a C, nella fila centrale (per rimettersi in coda corre anch'esso dietro al cinesino posto di fronte a lui). Il giocatore C passa stavolta all'altra fila, verso D e via dicendo. Il consiglio è di non usare spazi troppo grandi, minore è lo spazio da percorrere senza palla, maggiore sarà il numero di passaggi che i nostri giocatori effettueranno.

Esercizio 3 : l'orologio


Esercizio leggermente più complicato, ma pur sempre fattibile; le linee doppie rappresentano passaggio + spostamento. Il giocatore A, in possesso di palla, passa a quello in mezzo (B) e segue il proprio passaggio; B passa a C e segue il passaggio, C ripassa in mezzo (questa volta ad A) e segue il passaggio. Facendolo rapidamente si può notare come questo esercizio rappresenti precisamente il movimento delle lancette di un orologio. Per renderlo più intenso, nelle squadre più preparate, si può eseguire con 2 palloni e, naturalmente, due persone nel mezzo.

Esercizio 4 : torello


Torello con massimo 4 persone in spazi ritretti (il quadrato ha un lato di 7 metri massimo)

Esercizio 5 : mitraglia



Esercizio di tiro: parte in possesso di palla un giocatore che conduce fino al centro del campo; contemporaneamente a lui è partito anche un giocatore senza palla, che deve smarcarsi dietro ad un cono. Quando il giocatore in possesso di palla si trova in prossimità della porta, tocca la palla indietro con la suola del piede, permettendo al proprio compagno di tirare in porta. Al momento del tiro si scambiano i ruoli.

Dopo due esercizi analitici, se ho ancora tempo, propongo sempre una situazione di gioco : spesso utilizzo il 3 vs 2 finalizzato al tiro in porta, ma per le partite a 7 giocatori credo sia più utile il 2 vs 1.

sabato 9 novembre 2013

Esercitazione situazionale in campo ridotto : 2vs2 + 1vs1

La proposta di oggi è un esercizio situazionale molto allenante e intenso, utile per categorie dagli esordienti in su. Può essere proposto anche ad una prima squadra, modificando leggermente le misure del campo e la durata delle ripetizioni.




Le dimensioni del rettangolo sono: lunghezza 25 m, larghezza 15 m, lunghezza della zona centrale (1) 15m, lunghezza delle zone laterali (2) 5 m l'una.
In un rettangolo delle dimensioni sopraelencate si affrontano due squadre composta ognuna da 4 giocatori. Nella nostra figura i gialli attaccano da sinistra verso destra, i rossi da destra verso sinistra. Il campo è stato diviso preventivamente in 3 zone:
- nella zona 1 si gioca un 2 vs 2 (centrocampisti contro centrocampisti)
- nelle due zone 2 si gioca un duplice 1 vs 1 (difensore contro attaccante)

L'esercizio consiste nel cercare di fare gol nelle porticine dell'altra squadra tenendo conto che:
  1. Un giocatore può cambiare zona solamente se un giocatore di quest'ultima prende il suo posto (esempio: il giocatore rosso nella zona 2 prende palla e avanza nella zona 1 --> un giocatore rosso della zona 1 prenderà il posto del difensore nella zona 2)
  2. La palla può girare liberamente tra i componenti di una squadra
  3. Se la palla esce dal rettangolo, riprenderà il gioco il difensore della squadra che avrebbe dovuto battere la rimessa laterale (l'attaccante di quella zona non dovrà mettere pressione)
L'esercizio richiede un'intensità e un'attenzione molto alte: il consiglio è di proporre l'esercizio in 3 ripetute da 3' l'una, con una pausa di 1' tra una e l'altra.

Per le squadre più preparate, si possono aggiungere fuori dal rettangolo due comodini per lato, uno per ogni squadra, creando così un'altra "zona" di campo dove i nostri ragazzi possono darsi battaglia.

venerdì 25 ottobre 2013

Esercizio di possesso palla a tempo : 4 contro 4

Oggi propongo un esercizio di possesso e protezione di palla. L'input di base è quello di mantenere sempre la palla in movimento e di cambiare spesso direzione per disorientare il proprio inseguitore.


SVOLGIMENTO
L'esercizio è rappresentato con 4 giocatori per squadra, ma è facilmente riadattabile ad un numero maggiore di giocatori. Una delle due squadre è in possesso di palla, l'altra ne è sprovvista. 

Al via dell'allenatore (che in quel momento fa partire il cronometro), i giocatori senza palla devono cercare di rubarla a quelli in possesso palla. Nel momento in cui uno dei giocatori gialli perde palla, acquista pero la possibilità di aiutare un proprio compagno; gli altri 3 giocatori gialli possono, quindi, passargli la palla per guadagnare tempo. Quando 3 dei 4 giocatori gialli hanno perso palla, tutti e 4 possono passarsi una sola palla, trasformando l'esercizio in un possesso palla 4 vs 4. 

Nel momento in cui tutti i palloni sono stati intercettati, l'allenatore ferma il tempo.
L'esercizio ricomincia con i blu in possesso di palla.
Vince la squadra che mantiene per piu tempo in gioco almeno un pallone.

Una possibile variante è la seguente: quando un giocatore senza palla ne intercetta una, la porta fuori dal quadrato, rimanendo egli stesso fuori dal gioco. L'esercizio si trasformerà quindi in un torello 4 vs 1, aumentando la difficoltà per la squadra senza palla.

martedì 15 ottobre 2013

Progressione per l'allenamento della trasmissione palla : esercizio per il corto-lungo (4)

Chiedo scusa per il ritardo, propongo oggi il quarto e ultimo esercizio della progressione per allenare la trasmissione palla nel corto-lungo. Questa esercitazione è stata messa per ultima poichè prevede da parte degli interlocutori senza palla un movimento di smarcamento o un contromovimento, difficili da insegnare nelle piccole leve.


SVOLGIMENTO
Disporre 6 cinesini come in figura; l'esercizio inizia con l'interlocutore A in possesso di palla che scambia con B in un <1-2> con un tocco solo. Durante il secondo passaggio, quello di ritorno di B verso A, C compie un movimento di smarcamento che gli permette di raggiungere una zona luce dove A può servirlo.

Sia B che C devono effettuare un contromovimento; il primo di questi deve anche smarcarsi per venire incontro ad A. Subito dopo il passaggio di scarico, il giocatore B deve scattare verso il cinesino dove prima c'era C.

Quest'ultimo trasmetterà a D e l'esercizio ricomincerà.


sabato 5 ottobre 2013

Progressione per l'allenamento della trasmissione palla : esercizio per il corto-lungo (3)

Propongo oggi il terzo esercizio della progressione didattica per allenare la trasmissione palla; più precisamente andremo a stimolare i nostri interlocutori a ricercare il corto-lungo, permettendo una circolazione rapida della palla e precise verticalizzazioni.
L'esercizio di oggi è un pochino più complesso degli altri, richiede un'attenzione maggiore da parte dei ragazzi, ma, se ben fatto, risulta essere molto allenante ed intenso. Oltre ad allenare il corto-lungo, questo esercizio risulta utilissimo per l'allenamento della sovrapposizione e degli inserimenti degli esterni; con le dovute modifiche di spazi e tempi si può allenare anche la trasmissione aerea della palla.


SVOLGIMENTO
Si dispongono due rombi semi-concentrici, con il cinesino rosso qualche metro indietro rispetto al senso di percorrenza dell'esercizio (vedi figura, l'esercizio si svolge in senso antiorario e i cinesini rossi sono qualche metro verso il senso opposto). Cinque giocatori agiranno nel rombo giallo al centro, altri cinque su quello esterno.

Inizia il giocatore A in possesso di palla; trasmette al giocatore B, che prontamente compie una sponda. Nel frattempo il giocatore F (in rosso) ha iniziato la sua corsa di smarcamento alle spalle di B. Il giocatore A, ricevuto il passaggio di ritorno da B, trasmette a F sulla corsa; quest'ultimo passa la palla di prima intenzione a C.
L'esercizio ricomincia con C che compie una sponda su B e il giocatore G che si è smarcato per ricevere il passaggio lungo (vedi figura dopo):


G trasmetterà a D, che ricomincerà l'esercizio compiendo una sponda su C. 
Per non complicare troppo l'esercizio, gli interlocutori esterni (i rossi) rimangono esterni, girando in senso antiorario, così come quelli interni. Dopo un tempo prestabilito sarà l'allenatore a cambiare le posizioni.

L'inserimento di un secondo pallone è sconsigliato, si rischia di complicare troppo un esercizio che ha lo scopo di far ragionare i ragazzi sui tempi e le modalità di passaggio.

martedì 1 ottobre 2013

Progressione per l'allenamento della trasmissione palla : esercizio per il corto-lungo (2)

Secondo esercizio per l'allenamento della trasmissione palla mediante la progressione didattica che andrà a stimolare nei nostri interlocutori la ricerca e il miglioramento del corto-lungo, una serie di 3 passaggi che permettono una rapida circolazione di palla.

2° ESERCIZIO

SVOLGIMENTO
Si costruisce un esagono come in figura; su ogni vertice si posiziona un interlocutore (tranne nella posizione del giocatore che inizia l'esercizio, dove se ne posizioneranno due). 
A, in possesso di palla, inizia l'esercizio scambiando con la modalità dell' 1-2 con B, il quale ha preventivamente compiuto un movimento di smarcamento andando incontro ad A. Dopo il passaggio di ritorno, A passa la palla lunga verso C, che, con un tocco solo, compie una sponda per B (importante è il movimento di B che deve andare in appoggio a C). 
La palla è ricevuta da D, che compierà lo stesso esercizio con C.

Tutti i giocatori seguono il giro regolare (A andrà al posto di B, B di C ecc.).

Dopo che l'esercizio è stato capito, per evitare di creare eccessivi tempi morti, vengono utilizzati due palloni.

domenica 29 settembre 2013

Progressione per l'allenamento della trasmissione palla : esercizio per il corto-lungo

Oggi iniziamo la trattazione di un'altra progressione didattica; Ogni due giorni sarà pubblicato un nuovo esercizio, per un totale di 4 esercizi sulla trasmissione di palla. Più nello specifico andremo ad allenare il corto-lungo, ovvero una serie di 3 passaggi (corto-scarico-lungo) in rapida successione molto utili per accelerare la velocità di gioco e magari per produrre una verticalizzazione fruttuosa ai fini del punteggio.

1° ESERCIZIO
Questo primo esercizio è molto semplice, ma aiuta  i nostri interlocutori a capire i primi passi dello smarcamento: il "venire incontro" per ricevere un passaggio e il movimento ad aggirare l'ostacolo per ricevere nuovamente palla. 

SVOLGIMENTO
Il giocatore A in possesso di palla esegue uno scambio veloce con l'interlocutore B, che è venuto preventivamente incontro. Dopo il passaggio di ritorno B compie uno smarcamento dietro il cinesino posto dietro di lui per ricevere il passaggio lungo di A. L'esercizio ricomincia con B e l'interlocutore dopo di lui.
Ovviamente si segue il passaggio compiuto; quindi nel nostro caso A andrà a prendere il posto di B e avanti cosi.

Dopo che l'esercizio è stato assimilato, il mio consiglio è quello di inserire un pallone in più, così da poter verificare l'attenzione continua dei propri ragazzi.

venerdì 20 settembre 2013

Esercizio di trasmissione palla : 2 vs 1 + 2 vs 1

Questo esercizio è un modo molto semplice per allenare nei nostri interlocutori la trasmissione palla, il senso di smarcamento, la visione periferica e la velocità gestuale. La continua pressione al portatore di palla rende necessaria un'azione veloce, sia di smarcamento sia di trasmissione.


SVOLGIMENTO
In un rettangolo avente il lato lungo il doppio del lato corto si affrontano 3 squadre; nel nostro caso i gialli, gli arancioni e i blu. Le due squadre che "attaccano" (gialli e arancioni nell'immagine) devono cercare di passarsi la palla senza che i giocatori blu riescano a intercettarla. Ogni passaggio riuscito è un punto sia per la squadra gialla sia per la squadra arancione. 

In ogni quadrato può entrare solo un giocatore blu; se questo riesce a intercettare la palla, la sua squadra ottiene un punto. 
L'esercizio dura (per ogni squadra) 5 minuti.

Quando tutte le squadre sono state nel mezzo, si contano i punti; il premio che di solito io metto in palio è quello di aiutare l'allenatore a mettere a posto i cinesini e i coni usati durante l'esercizio.

Consiglio: di solito io mi posiziono su uno dei lati lunghi, con cinque o sei palloni in fila davanti a me; una volta che esce il pallone lo rimetto in gioco per far si che questa esercitazione abbia l'intensità massima. 

martedì 10 settembre 2013

Esercitazione analitica per il controllo orientato

Oggi propongo un esercizio analitico di controllo orientato molto semplice, ma molto efficace. Prima di proporlo suggerisco di insegnare quantomeno teoricamente ogni tipo di controllo orientato possibile, con ogni parte del piede. L'esercizio proposto può essere utilizzato sia sotto forma di verifica (focalizzando l'attenzione su una sola ricezione orientata) oppure sotto forma di gioco ("chi sarà cosi bravo da fare almeno 10 controlli orientati di esterno piede?").



SVOLGIMENTO
Inizia l'esercizio con una delle 4 coppie in possesso di palla. Lo scopo è passare la palla ai propri compagni seguendo un percorso (orario o antiorario) stabilito dall'allenatore. La palla deve passare all'interno dei due cinesini orientati verso il compagno che ci sta passando la palla; con un solo tocco l'interlocutore è tenuto a uscire dal triangolo passando dall'altro lato, per trasmettere nuovamente la palla. Ogni interlocutore segue il proprio passaggio.

Le varianti sono tantissime. Quelle che uso più spesso sono queste:
- Ogni giocatore che passa la palla deve chiamare "solo" oppure "uomo" al compagno che riceve. Nel caso venga urlata la parola "uomo", il giocatore che riceve deve uscire dal triangolo dalla stessa parte in cui ha ricevuto (controllo orientato frontale)
- Utilizzare il "passa e cambia" anzichè il "passa e segui". Il giocatore, dopo aver passato la palla, invece di seguirla, si sposta dalla parte opposta.
- Utilizzare due palloni per tenere sempre attenti i nostri ragazzi

Con una leva 2002 ho constatato che l'esercizio è eseguito meglio con due palloni invece che con uno solo. Eseguire l'esercizio con 8 ragazzi e 1 solo pallone è controproducente: sono troppo lunghi i tempi morti tra un gesto tecnico e il successivo.

lunedì 12 agosto 2013

Esercizio situazionale per le combinazioni offensive - progressione dal 2 vs 1 al 4 vs 3

Propongo oggi un esercizio situazionale che, a seconda dell'età e della preparazione dei nostri ragazzi, può essere riadattato per focalizzare l'attenzione dei nostri ragazzi su diverse abilità.
L'esercizio proposto è utile in un sistema di gioco con 4 o 5 centrocampisti, dove l'interlocutore che parte in possesso di palla è uno dei centrocampisti centrali. Nel caso specifico dell'esercizio illustrato, mi sono rifatto ad un sistema di gioco a 5 centrocampisti (oppure 2 centrocampisti e 3 trequartisti).


SVOLGIMENTO 
Parte in possesso di palla il giocatore A che trasmette a B, il quale si è smarcato con un movimento incontro. Il giocatore B è marcato da C, che deve impedirgli di eseguire il passaggio di ritorno ad A. Una volta che B riesce a trasmettere nuovamente palla ad A, quest'ultimo la gioca lunga sulla fascia per l'inserimento di D.

Quest'ultimo punta il giocatore E cercando di dribblarlo, mentre il giocatore A gli si è avvicinato per lo scarico e per affrontare una situazione di 2 vs 1. L'interlocutore  B, nel frattempo, ha compiuto un movimento di inserimento sul secondo palo (figura a lato). Qui ogni allenatore può svariare su un altissimo numero di schemi offensivi.


La difesa deve essere in grado di leggere la situazione, con il giocatore C che deve decidere se tenere il giocatore in marcatura o aiutare il proprio compagno (E) nella situazione di 2 vs 1. 

La situazione può essere semplificata per i più piccoli, con A e D che compiono un semplice 2 vs 1 e tirano in porta, senza movimenti da parte degli altri compagni. 

Nel caso di una squadra preparata, la situazione può essere evoluta ad un 4 contro 3 semplicemente aggiungendo l'esterno dall'altra parte del campo (a destra, nel nostro caso), con un difensore al centro dell'area di rigore che lo marca ad uomo. In questa situazione suggerisco di stimolare i ragazzi a cercare il cross o il passaggio smarcante, piuttosto che il dribbling.

sabato 3 agosto 2013

ALLENAMENTO A STAZIONI : conduzione palla e finalizzazione

Proponiamo oggi il secondo articolo riguardante gli allenamenti a stazioni (per rivedere il primo clicca QUI ). Il focus di oggi riguarderà la conduzione palla e la finalizzazione.
Dividiamo il campo sempre nelle solite 3 zone, dove lavoreranno un totale di 17 giocatori, di cui 2 portieri.


STAZIONE NUMERO 1

In questo esercizio utilizziamo 7 giocatori : 6 di movimento ed un portiere. In un quadrato di 5 metri posto al di fuori dell'area di rigore, i 6 interlocutori di movimento conducono palla con tutte le parti del piede facendo attenzione a non scontrarsi con i propri compagni. L'allenatore (nella figura il giocatore in blu) ad un certo punto chiama il nome di un giocatore, il quale deve trasmettere palla all'allenatore e temporeggiare sulla linea del quadrato aspettando il passaggio di ritorno in profondità. Una volta avvenuto, il giocatore compie un 1 vs 1 con il portiere, che ha libertà di uscita. 
Se l'allenatore fosse solo 1 e non riesce a stare fermo su una sola delle 3 stazioni, il ruolo dell'allenatore può essere preso da un giocatore che, una volta eseguito il passaggio in profondità, prende una palla e va in mezzo al quadrato, mentre chi ha svolto l'azione di 1 vs 1 va, senza palla, a svolgere il ruolo dell'allenatore.

STAZIONE NUMERO 2

In questa esercitazione, svolta sulla linea di centrocampo, si allena la conduzione palla e la velocità di esecuzione del gesto.

Nella prima parte, l'interlocutore entra da uno dei due lati del primo quadratino; al centro dello stesso ferma la palla con il piede opposto rispetto a quello con il quale è entrato e, successivamente, esegue un secondo tocco che lo porta fuori dal primo quadratino. Il tocco successivo è un controllo orientato verso il secondo quadratino, nel quale, ovviamente, entrerà con il piede opposto rispetto al primo. 
Nella seconda parte, composta da 4 cinesini rossi, il giocatore esegue un dentro-fuori utilizzando entrambi i piedi.

Per un esempio video chiarificatore, visionare questo video:

STAZIONE NUMERO 3

In questo esercizio sono impiegati 5 interlocutori di movimento piu il portiere. Poco fuori dall'area di rigore sono posti 7 cinesini che formano una sorta di "slalom". I giocatori non devono semplicemente girare intorno ai cinesini, ma su ognuno compiere una finta a piacere o stabilita all'allenatore. Ancora meglio sarebbe imporre ai ragazzi che su ogni cinesino venga effettuato un cambio direzione con la parte del piede più consona per raggiungere il cinesino successivo.


martedì 30 luglio 2013

ALLENAMENTO A STAZIONI : trasmissione palla e tiro

Spesso gli allenatori devono allenare tanti ragazzi in spazi ristretti, magari non riuscendo a trasmettere tutte le conoscenze volute. Questo porta ad uno scontento generale: dei bambini perchè vogliono giocare e non aspettare il proprio turno, dei genitori perchè vedono i propri ragazzi scontenti e degli stessi allenatori che non riescono negli obiettivi prefissatisi.

  Per ovviare a questo problema, Coach Calcio da oggi propone una serie di allenamenti a stazioni, dove i tempi di attesa dei ragazzi sono ridottissimi e, con esercizi diversi, si allenano le medesime capacità.

Oggi focalizzeremo la nostra attenzione sulla trasmissione palla e sul tiro.
Supponiamo di avere a disposizione un gruppo di 16 ragazzi (di cui 2 portieri) su un campo a 5. Disponiamo il campo con 3 stazioni in questo modo:


STAZIONE NUMERO 1

Esercitazione per il tiro in porta. Inizia in possesso di palla il giocatore A che trasmette a B. Quest'ultimo esegue uno scambio nuovamente con A, il quale ha fatto un movimento incontro al proprio compagno. Cercando di servirlo di prima, gli passa la palla sulla corsa e l'interlocutore B conclude in porta. 
Il giocatore B recupera la palla e si mette in coda dietro F (nelle fila opposta), mentre A andrà al posto di B. L'esercizio viene svolto una volta dalla fila di destra e una volta dalla fila di sinistra, alternandosi ogni volta le posizioni.

Giocatori impiegati : 6 di movimento + 1 portiere

STAZIONE NUMERO 2

Immaginando che la linea gialla sia la linea di centrocampo, si dispongono 4 ragazzi come in figura. Inizia in possesso palla il giocatore A che, dopo uno scambio corto con l'interlocutore B, passa la palla a C, che eseguirà il medesimo esercizio con D. L'esercitazione è utile per l'allenamento del passaggio lungo-corto e per lo smarcamento nello stretto. 






STAZIONE NUMERO 3

Nella stazione numero 3 impieghiamo 4 interlocutori + 1 portiere. Inizia in possesso di palla il giocatore A che trasmette a B (con un passaggio alto o basso, a seconda del passaggio che si vuole allenare). Quest'ultimo esegue uno stop orientato e conduce palla fino al cono, mentre il giocatore A sta eseguendo un movimento oltre il cono posizionato dalla parte opposta del campo. Facendo attenzione a eseguirlo con i tempi giusti, il giocatore B effettua un passaggio smarcante ad A, che conclude in porta di prima intenzione. 
In questo esercizio si possono aggiungere numerosissime varianti , a seconda delle abilità secondarie che si vogliono allenare.


Ogni stazione ha una durata di 10 minuti, scaduti i quali ci si cambia posizioni. Il consiglio è dividere i ragazzi a gruppi di 2 che si muovono sempre insieme nelle stazioni.

lunedì 29 luglio 2013

Trasmissione palla, cambi di gioco e velocità d'azione : possesso palla 6+2 > 4

I tempi di gioco nel calcio moderno stanno diventando sempre più importanti per la buona riuscita di un'azione offensiva o di un ripiegamento difensivo. Tramite l'esercizio che esporrò successivamente cercheremo di focalizzare l'attenzione sui tempi di gioco e le modalità con le quali si possono velocizzare. 


L'esercizio proposto è un semplice torello leggermente modificato, da proporre soprattutto a squadre dai giovanissimi a salire. Il quadrato in figura ha ogni lato di 25 metri , lungo il quale si posizionerà uno o due interlocutori come in figura. All'esterno devono rimanere 6 giocatori della squadra "in possesso palla", mentre internamente solamente 2. A disturbare il possesso palla dei gialli ci sono 4 giocatori rossi, che hanno il compito, tramite pressione semiattiva o completamente attiva, di interrompere la rete di passaggi della squadra avversaria. 

L'allenatore può focalizzare l'attenzione su numerose abilità:
- cambi di gioco 
- sponda dei giocatori all'interno del quadrato
- combinazioni di prima

Qualsiasi sia l'abilità che si decide di allenare, l'importante è mantenere un ritmo molto alto, incoraggiando i giocatori a compiere passaggi forti e precisi.

E' un esercitazione molto utile anche per la presa di posizione del 4-4-2, dove i giocatori C e D sono i centrali di difesa, A e B gli esterni di centrocampo, G e H i centrali di centrocampo ed E e F i due attaccanti. In questo modo si allena anche l'affiatamento della squadra e la conoscenza di questo modulo di gioco.

lunedì 22 luglio 2013

Esercizio analitico di trasmissione palla con psicocinetica

Propongo oggi un esercizio analitico per l'allenamento della trasmissione di palla mediante psicocinetica e, all'occorrenza, anche di 1 contro 1. L'attenzione va focalizzata sull'esecuzione corretta del passaggio, del movimento del compagno e del controllo orientato. L'allenatore può inserire moltissime varianti, a seconda della leva e della preparazione dei propri ragazzi.


SVOLGIMENTO
Si crea un campo come in figura; la distanza tra le due file di cinesini si prende a seconda della preparazione dei nostri ragazzi (con una leva 2002 io usavo circa 15 metri). 
Parte un giocatore in possesso di palla che decide di entrare dentro una delle 3 porticine; in figura ha scelto di dirigersi verso la porticina rossa. Una volta entrato, trasmette palla verso la porta rossa posta dalla parte opposta del campo. Il primo interlocutore della fila deve, ovviamente, essere già partito per ricevere il passaggio.

Se il passaggio arriva dentro la porta, l'interlocutore che riceve palla effettua uno stop orientato e sceglie una delle altre due porte dalla quale trasmettere, mentre chi ha passato il pallone cambia fila.

Se il passaggio dovesse essere non preciso, l'interlocutore che riceve deve compiere un movimento verso la palla prima che questa esca dal campo dalla linea di fondo ed eseguire uno stop orientato dentro la porta corrispondente.

L'allenatore può decidere, al momento del passaggio, di fischiare per indicare che inizia un 1 vs 1, dove le due porte sono quelle di riferimento del passaggio.

Attenzione ! : troppi 1 vs 1 rallenterebbero eccessivamente l'esercitazione, che fa dell'intensità un suo punto di forza. L'allenatore deve quindi cercare di non creare troppi tempi "morti"

giovedì 18 luglio 2013

Esercizio situazionale per la ricezione orientata

Oggi proponiamo un esercizio per allenare la ricezione orientata. E' compito dell'allenatore focalizzare l'attenzione dell'esercizio su una determinata ricezione orientata. Può essere eseguita con l'interno, l'esterno e il collo del piede: compito dei ragazzi è decidere quale sia meglio usare in situazione.


SVOLGIMENTO
In un quadrato di dimensioni variabili si affrontano due squadre da 4 giocatori ciascuna. In due zone fuori dal campo sono posti due giocatori, uno per squadra (gli interlocutori A e B). Nelle due zone blu sono poste 2 file da 3 coni ciascuna. 

Nel quadrato si gioca normalmente, magari imponendo un numero massimo di tocchi. Lo scopo del gioco è trasmettere la palla ad uno dei due capitani (giocatori A e B); questi, ricevuta la palla, devono eseguire uno stop orientato e far passare la palla tra i coni blu. 
Chi ha passato la palla al capitano va al suo posto e si continua a giocare senza che vengano effettuate interruzioni.

Consiglio di inserire qualche "bonus" con qualche giochino. Per esempio io utilizzo questo:Far lo stop orientato "alla cristiano ronaldo", cioè facendo passare la palla dietro la gamba d'appoggio, vale due punti.

Fare molta attenzione ai movimenti di smarcamento.

mercoledì 17 luglio 2013

Partita a pressione: 6 contro 4 per la ricerca dell'ampiezza

Oggi propongo un esercizio utile anche nel ritiro precampionato per allenare l'ampiezza della squadra. Si può usare per allenare sia la difesa che il centrocampo a 4 e, con le opportune varianti, può essere proposto ad una prima squadra. Il campo in figura ha dimensione variabili; è consigliabile farlo molto largo e corto per permettere un pressing continuo e l'allenamento dei movimenti di "apertura del gioco".



SVOLGIMENTO
In un campo di dimensioni variabili si affrontano 2 squadre, composta ognuna da 4 giocatori; con loro, in mezzo al campo, sono posizionati due giocatori "jolly". 
La situazione di gioco è una semplicissima partita a tema 6 contro 4, dove i due attaccanti (i jolly) sono schierati con la squadra in possesso di palla. 

Nell'immagine, i rossi sono in squadra con i blu e cercano di segnare in una delle 3 porticine della squadra gialla. Se i gialli riconquistassero palla i 4 difensori blu si riposizionano, mentre i jolly vanno in pressione del portatore. Dopo che i gialli hanno fatto 2 passaggi consecutivi, "acquistano" i due jolly, che diventano i loro attaccanti.

Vince, naturalmente, la squadra che segna piu gol.

Si può focalizzare l'attenzione anche su numerosissime altre varianti utili sia agli attaccanti in pressione sia ai 4 difensori: sta all'allenatore trovare quelle più utili alla sua squadra.


domenica 7 luglio 2013

Smarcamento e tempistica d'inserimento : evitare il fuorigioco e la marcatura

Oggi tratteremo un tema molto importante: l'inserimento. Questo può avere due principali "antagonisti", cioè la marcatura e il fuorigioco. Esiste un metodo per allenare i nostri ragazzi ad evitare entrambi questi inconvenienti e realizzare un inserimento efficace? La risposta è ovviamente si,  e oggi ve li propongo.

1° ESERCIZIO

 Esercizio per evitare il fuorigioco in versione totalmente analitica:


Lo svolgimento di questo esercizio è tanto semplice quanto efficace, visto che si allena la tempistica di inserimento e la visione di gioco. Inizia l'interlocutore A in possesso di palla, trasmette palla al giocatore B, che deve scegliere il tempo giusto per lanciare in "profondità" C, verso il cinesino dalla parte diagonalmente opposta.

Ad un gruppo di ragazzi tecnicamente più avanti si potrebbe proporre una pressione passiva sul portatore di palla, e la "chiamata" dell inserimento da parte dell'interlocutore C (se decide di inserirsi pronuncia a voce alta una parola chiave, altrimenti, in caso di silenzio, l'interlocutore B ripassa palla ad A).

2° ESERCIZIO


Questo secondo esercizio, anche questo in forma analitica, allena i nostri ragazzi a ricercare un contromovimento prima di ricevere palla. L'interlocutore A passa a B e si smarca qualche metro piu avanti, per ricevere il passaggio di ritorno di quest'ultimo. Il giocatore C esegue un contromovimento dentro-fuori e riceve il passaggio di A sulla corsa e trasmette a D.

Dopo il primo giro, A si mette dietro a C, B va al posto di A e l'esercizio ricomincia con l'interlocutore D in possesso di palla, che, dopo uno scambio con il giocatore C, fa eseguire il medesimo esercizio ad E.

L'utilizzo di questi esercizi è consigliato con un gruppo di esordienti secondo anno o dal primo anno dei Giovanissimi.

martedì 2 luglio 2013

Esercizio situazionale Coerver Coaching per lo smarcamento e il possesso palla

Questo esercizio ci è stato mostrato durante il corso Coerver Coaching di 1° livello e mi ha colpito particolarmente per la semplicità e il gran numero di abilità che possono essere stimolate.
Solitamente il metodo Coerver predilige l'insegnamento analitico; questo esercizio è nella parte del group play, in cima alla piramide delle abilità.

L'unica raccomandazione è che questo esercizio rende molto bene solo se effettuato con un'alta intensità.


SVOLGIMENTO

Si gioca in un campo di dimensioni variabili a seconda dell'età e della preparazione dei nostri ragazzi; al centro c'è un quadrato più piccolo evidenziato da 4 cinesini.
Cinque giocatori cercano di mantenere il possesso palla e di trasmetterla all'interlocutore posto nel quadrato in mezzo, il quale deve effettuare un ulteriore passaggio ad un suo compagno per segnare un punto. 
La squadra in inferiorità numerica è composta da due difensori, che cercheranno di entrare in possesso palla e di impedire il passaggio al giocatore nel quadrato in mezzo. Una volta che i difensori conquistano palla, possono segnare 2 punti se fanno gol in una delle 4 porticine poste ai vertici del campo.

Se l'allenatore vede che i difensori fanno troppa fatica a conquistare palla, può aumentare il numero di questi ultimi. Il suggerimento è quello di far provare a tutti il ruolo del difensore.

lunedì 24 giugno 2013

Esercizio sulle combinazioni offensive e finalizzazione

Oggi parleremo di un esercizio molto utile per l'allenamento delle combinazioni in fase offensiva e della finalizzazione. Per il momento ci soffermeremo solo su una didattica priva di disturbi, ovvero senza l'opposizione dei difensori. Salendo con l'età e la preparazione dei ragazzi si può anche proporre qualche esercizio situazionale per esercitare questo tipo di abilità.

SVOLGIMENTO
Si dispongono 3 sagome vicine al limite dell'area di rigore, simulando la disposizione di una difesa a 3. Di fronte alle sagome, ad una distanza variabile a seconda delle dimensioni del campo, si dispongono 3 file di giocatori (figura1). Al fischio dell'allenatore, parte il giocatore della fila 1 (A), esegue un dribbling sulla sagoma e conclude a rete

figura 1
Successivamente, parte il giocatore della fila 2 (B), esegue uno scambio stretto con A e conclude a rete (figura 2)

figura 2
Come ultimo step, parte il giocatore C della fila 3, esegue anche lui uno scambio con A. Quest'ultimo la ripasserà all'interlocutore C più avanti, fornendo a quest'ultimo lo spazio necessario per effettuare un cross.
Il giocatore B , nel frattempo si è "smarcato" sul secondo palo, mentre A segue l'azione sul primo palo.
Il giocatore C effettuerà un cross e uno dei due giocatori in area concluderà a rete



Questo esercizio è molto "modellabile", visto che si possono introdurre molte varianti : dribbling stabilito, 1 contro 1 con il portiere, scambio di prima, tipo di cross...

Il suggerimento è di stare attenti che l'esercizio non venga effettuato in troppo tempo, la rapidità è l'arma vincente nelle combinazioni offensive.

domenica 23 giugno 2013

Esercizio per l'1 contro 1 : Torello Modificato

Tutti noi conosciamo il torello come il tipico esercizio per il riscaldamento o per allenare la trasmissione palla in regime di pressione. Ma abbiamo mai pensato che questo esercizio si puo modificare in un milione di modi? Recentemente stavo pensando un esercizio per i miei ragazzi che permettesse loro di SCEGLIERE e ASSUMERSI DELLE RESPONSABILITA'. Durante una partita, infatti, sono loro che devono scegliere: dribblare o passare? provare l'azione o appoggiarsi sul compagno? tirare o passarla?
La soluzione mi è venuta quasi spontaneamente pensando a questo esercizio. Le modalità e gli obiettivi sono quelle di un semplice torello, ma le abilità che entrano in gioco sono decisamente diverse.


SVOLGIMENTO
I giocatori sono posti in un quadrato di dimensioni variabili, a seconda della preparazione tecnica e dell'età degli interlocutori.
L'esercizio inizia con un passaggio, per stimolare lo stop orientato del compagno. Il giocatore B a questo punto può scegliere: puntare l'interlocutore D e cercare di dribblarlo oppure proteggere palla e scaricare verso un compagno. Nei due casi l'esercizio prosegue in questo modo:
  1. B decide di saltare l'uomo. Se il dribbling riuscisse, successivamente passerebbe la palla ad un compagno. Se il dribbling fosse sbagliato e D conquistasse la palla, sarà quest'ultimo che trasmette palla ad un compagno e il giocatore B che andrebbe nel mezzo a fare il "toro"
  2. B decide di proteggere palla e scaricare su un compagno. Se ci riuscisse l'esercizio prosegue con l'interlocutore D sempre nel mezzo; se quest'ultimo, invece, dovesse riuscire a intercettare la palla e a buttarla fuori dal quadrato, allora sarebbe B che andrebbe nel mezzo, diventando "toro"
Il pregio di questo esercizio è che può essere utilizzato a tutte le età, modificando naturalmente le dimensioni del quadrato di gioco e inserendo qualche difficoltà in più.


venerdì 21 giugno 2013

Situazione di gioco : scambio nello stretto e tiro

Esercizio situazionale per allenare lo scambio nello stretto e il tiro di prima intenzione. Si possono introdurre anche i primi concetti per evitare il fuorigioco.


SVOLGIMENTO
Si raggruppano i ragazzi in 3 file. Per primo parte il giocatore della fila 1, che, puntando il difensore, deve saltarlo all'interno del quadrato descritto dai 4 cinesini gialli. Superato il difensore porta palla velocemente fino all'altro cinesino, per poi scaricare indietro verso l'interlocutore che è partito dalla fila 2. I due giocatori compiono uno scambio nello stretto (possibilmente di prima); successivamente, l'interlocutore partito dalla fila 1 si è accentrato e compie un passaggio preciso verso un giocatore che arriva dalla fila 3, il quale deve concludere in porta di prima. 

Se il difensore, all'inizio dell'esercizio, rubasse la palla all'"attaccante", sarà lui a portare la palla verso il cinesino e compiere l'esercizio. L'attaccante ovviamente si fermerà nel quadrato al posto del difensore.

L'interlocutore della fila 1 (o eventualmente il difensore) andrà nella fila 2; il giocatore della fila 2 che ha effettuato lo scambio andrà nella fila 3; il giocatore che ha tirato recupera palla e si mette in coda nella fila 1.

Quest'esercizio ha un livello attentivo abbastanza alto; pertanto è consigliabile effettuare quest'esercizio con un gruppo di Esordienti particolarmente preparato o, meglio ancora, Giovanissimi (o leve piu grandi).

giovedì 20 giugno 2013

Insegnamento analitico dell'appoggio centrale o dello scarico laterale

Questo esercizio è un semplicissimo metodo per insegnare nelle piccole leve l'appoggio al centrale o lo scarico alla mezzala. Non bisogna ancora guardare quest'esercizio sotto forma di esercizio per il calcio a 11; io l'ho usato per la prima volta quest'anno con i pulcini terzo anno per insegnare loro a "chiamare" la giocata del compagno. Il mister non può sempre parlare al loro posto, devono imparare a comunicare anche durante un'azione di gioco. 


SVOLGIMENTO
In un rombo, che simula la disposizione di 3 centrocampisti e un attaccante, si dispongono 4 interlocutori con un pallone. I 4 giocatori si devono passare la palla; ogni volta che un giocatore la passa deve chiamare la giocata del compagno. Se dice "solo" allora il suo compagno può agire con due tocchi e scaricare su uno dei due interlocutori esterni (prima figura):


Il possessore di palla può anche chiamare "uomo". Quando esegue questo comando, chi riceve la palla deve compiere una sponda con un solo tocco di palla verso il giocatore dal quale ha ricevuto la palla, che provvederà ad "allargare il gioco" (seconda figura):



Una verifica dell'apprendimento di questo esercizio potrebbe essere un semplicissimo torello, dove i giocatori che si passano la palla devono chiamare la giocata al compagno.

mercoledì 5 giugno 2013

Esercizio analitico di conduzione palla: la PENTARACE

La PentaRace è un esercizio analitico di conduzione palla, dove la componente ludica è predominante. E' stato pensato principalmente per le giovani leve, ma visto che siamo a fine stagione, ho deciso di far eseguire questo gioco durante l'allenamento.
La PentaRace è un insieme di 5 esercizi eseguiti su un campo come in figura:


In file che non devono superare i 2/3 giocatori, i nostri ragazzi si sfideranno in queste 5 sfide a staffetta:

  1. conduzione usando solo l'interno di entrambi i piedi
  2. conduzione con l'interno e l'esterno del piede forte
  3. conduzione con l'interno e l'esterno del piede debole
  4. conduzione usando solo l'esterno di entrambi i piedi
  5. un giocatore da una parte e uno della sua squadra dall'altra rispetto alla propria fila di cinesini, i due interlocutori dovranno passarsi la palla facendola passare all'interno di ogni intervallo tra un cinesino e l'altro.
Alla fine di ogni slalom, gli interlocutori dovranno correre con il pallone fino all'altro pallone posto ad una distanza di 7/10 metri dallo slalom, fare scambio, tornare indietro facendo nuovamente lo slalom e passare la palla al compagno successivo che inizierà l'esercizio.

Ogni conduzione va effettuata da tutti i giocatori di una squadra. Quando l'ultimo interlocutore di una squadra finisce l'esercizio prima degli altri, la sua squadra ha vinto quel round.

La squadra che vince più round, ovviamente, sarà proclamata vincitrice.

martedì 4 giugno 2013

Esercizio situazionale per allenare lo scivolamento difensivo

Dopo una lunga assenza dal blog, ritorno parlando di un esercizio molto semplice ed intuitivo, attuabile fin dalle giovani leve. Con un semplice esercizio situazionale si può allenare un aspetto tattico secondo me molto importante: lo scivolamento difensivo. L'esempio da me illustrato è per il calcio a 7, ma con qualche semplice variante che indicherò, diventerebbe un importantissimo esercizio anche per la difesa a 3 o a 5 nel gioco del calcio a 11.
Lo scivolamento difensivo consiste nel movimento all'unisono dei difensori per coprire gli spazi vuoti e interrompere una trama di gioco. Vediamo come funziona


SVOLGIMENTO
Semplicissimo esercizio di 3+1 contro 2 e il portiere. Il centrocampista (A), in possesso di palla, scambia con l'attaccante (B) marcato, il quale dovrà venire incontro al compagno per ricevere il passaggio. A questo punto l'interlocutore A deve giocare la palla nella zona più "scoperta", ovvero dove non c'è un difensore che possa marcare il nostro esterno. Lanciata la palla verso C (come in figura), a questo punto la difesa compie lo scivolamento, con DIF1 che andrà contro il giocatore C e DIF2 che andrà a marcare B in mezzo all'area.


A questo punto, ovviamente C dovrà cercare di servire sull'altra fascia l'altro esterno o appoggiare al giocatore A per il tiro in porta ( a discrezione dell'allenatore).

L'errore comune che ho visto fare è che l'attenzione dei ragazzi è concentrata troppo verso il gol. Bisogna far capire loro che questa esercitazione deve essere utile soprattutto ai difensori, oltre che agli attaccanti.

Aggiungendo un difensore (4 contro 3) si può allenare il principio base della difesa a 3.
Per la difesa a 4 diventa più complicato, ma sempre attuabile. Per esempio, disponiamo una difesa a 4 dove in marcatura ho i due centrali ed un terzino. A questo punto sarà utile la sovrapposizione del terzino per trovare nuovo spazio libero.


mercoledì 22 maggio 2013

Esercizio situazionale : 3 contro 3 con appoggi laterali

Questo esercizio, seppur semplice e banale, può contenere al suo interno un'infinità di varianti utili a perfezionare la tecnica di base e il gioco nello stretto dei nostri giocatori. Sarà anche importante notare come questi effettueranno lo smarcamento in zona luce e lo stop orientato.
L'obiettivo di questo esercizio, così come è illustrato, è lo stop orientato in una situazione di dentro-fuori ( o meglio, fuori-dentro). L'allenatore può, a seconda delle esigenze, modificare l'esercizio con semplici varianti che lo renderanno più specifico in determinati aspetti.
Nel mio caso, ho posto l'accento anche sull'appoggio al portiere, spiegando il metodo che ritengo giusto e introducendo ai miei giocatori il concetto dell'allargamento della difesa al momento del retropassaggio.

Non uso il termine partita a tema poichè reputo questa denominazione un antitesi.


SVOLGIMENTO
In un rettangolo di dimensioni variabili (queste diminuiscono all'aumentare della preparazione tecnico-tattica dei ragazzi) si affrontano due squadre in una partitella di 3 contro 3 con portieri e appoggi laterali. Questi, al momento che ricevono il passaggio, effettuano uno stop orientato verso il campo ed entrano come giocatori attivi; colui che ha eseguito il passaggio andrà all'esterno del campo. La partita ha poche e semplicissime regole:
  • Per fare gol TUTTI gli interlocutori (portiere compreso) devono aver toccato la palla
  • Il portiere può passare la palla all'esterno, a patto che uno della stessa squadra prenda il suo posto
  • Non c'è un limite di tocchi massimo


Questo esercizio è consigliato per le leve degli esordienti.

Aumentando o diminuendo il numero di interlocutori in campo si può lavorare maggiormente o meno  sull'intensità.